Diabete. Federazione Diabete Giovanile contro la campagna della Valle D’Aosta: “È offensiva e irrispettosa”
Il presidente della Federazione Antonio Cabras definisce la campagna “terroristica” e l’immagine della ragazza trafitta da decine di siringhe “falsa”. “Se l’immagine non verrà immediatamente ritirata - annuncia - ci vedremo costretti a rivolgerci alle autorità garanti del rispetto e della dignità che 4 milioni di persone con diabete, in Italia, meritano e si aspettano di ricevere a livello nazionale e locale”.
08 NOV - La Federazione Diabete Giovanile contro la Regione Valle d’Aosta per la campagna pubblicitaria sul diabete tipo 1 che vede l’immagine di una ragazza trafitta da decine di siringhe accompagnata dalla didascalia “Queste sono le iniezioni che devo fare in un mese”. La campagna ha sollevato l’indignazione della Federazione che, con una lettera del suo Presidente,
Antonio Cabras, ha richiesto al Presidente della Regione e agli assessori competenti di rimuovere con urgenza i manifesti ritenuti offensivi e non in linea con le moderne tecniche di prevenzione e di cura.
“La campagna terroristica intrapresa nella vostra regione – si legge nella lettera – attraverso un manifesto orribile e da voi condiviso, non rispecchia di certo la realtà e tanto meno tecniche e modi moderni di cura. La campagna è assolutamente in contrasto con la risoluzione dell’ONU che incoraggia gli Stati Membri a promuovere politiche di prevenzione, trattamento e cura del diabete in conformità con lo sviluppo sostenibile dai propri sistemi di cura sanitaria, prendendo in considerazione le finalità di sviluppo internazionali nella considerazione che il diabete non costituisce né diversità né ostacolo alla crescita e al pieno inserimento della persona nella società”.
“L’immagine della ragazza trafitta da decine di siringhe – ha commentato Cabras - è falsa e rischia di invalidare un prezioso processo di sensibilizzazione nei confronti delle persone con diabete e dei loro familiari, un compito che la Federazione si è assunta oltre 40 anni fa’”.
“Se l’immagine non verrà immediatamente ritirata - avverte Cabras - ci vedremo costretti a rivolgerci alle autorità garanti del rispetto e della dignità che 4 milioni di persone con diabete, in Italia, meritano e si aspettano di ricevere a livello nazionale e locale”.
08 novembre 2019
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