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Olio d’oliva. Ricerca del Cnr. La presenza di polifenoli protegge da tumori e malattie neurodegenerative

di Edoardo Stucchi

I risultati dello studio indicano che possono potenziare la neurogenesi del cervello, proteggendolo contro la neurodegenerazione correlata all’età e svolgendo un’azione anti-invecchiamento. Gli oli ricchi di polifenoli hanno in genere un sapore marcato, fruttato o addirittura amarognolo

01 OTT - Le virtù curative e benefiche dell’olio d’oliva sono note da secoli: già nel 400 a.C. il padre della medicina, Ippocrate da Cos, lo definiva "la medicina migliore" e più volte nelle opere di Omero viene descritto come "il liquido d’oro". Oggi, grazie a un esperimento condotto da ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia (Ibcn) del Cnr di Roma, siamo in grado di comprendere meglio il ruolo protettivo svolto dai polifenoli, composti di origine naturale di cui l’olio d’oliva è ricchissimo.

“In passato diversi studi hanno mostrato come la presenza di polifenoli nella dieta possa proteggere contro il cancro e le malattie cardiometaboliche e neurodegenerative - spiega Marco Fiore, ricercatore dell’Istituto romano, tra gli autori della ricerca pubblicati su 'Nutrition’, ma, ci tiene a precisare, puchè l’olio sia di buona qualità e contenga un buon numero di polifenoli quando arriva sulla tavola. Lo scopo del nostro esperimento è stato dimostrare se la somministrazione di polifenoli estratti dall’olivo potesse avere effetti sui livelli di Nerve growth factor (Ngf) e Brain-nerived neurotrophic factor (Bdnf), due categorie di polipeptidi appartenenti alla famiglia dei fattori di crescita che sono in grado di stimolare l'incremento dei neuroni, la proliferazione e la differenziazione del cervello dei mammiferi”. I ricercatori hanno trovato un aumento di Ngf e Bdnf "in aree cerebrali cruciali del sistema limbico e dei bulbi olfattori, che svolgono un ruolo fondamentale nell’apprendimento, nei processi di memorizzazione e nella migrazione e proliferazione delle cellule endogene progenitrici presenti nel cervello”.

I polifenoli sono molecole presenti in una varietà estremamente ampia di piante, vegetali e prodotti da essi derivati, quali la vite, il vino, té, mirtilli, cacao e cioccolata. L'azione benefica dei polifenoli dell’olio, in particolare, è già da tempo riconosciuta dalla European Food Safety Authority e dall'americana Food and Drugs Administration, che raccomandano un consumo quotidiano di due cucchiai di olio crudo al giorno per contribuire a prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari, infiammazioni e per contrastare lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi.

“Per questo motivo, è stato ipotizzato un possibile ruolo protettivo dei polifenoli contro alcune patologie notoriamente caratterizzate da una produzione eccessiva di radicali liberi quali tumori e malattie neurodegenerative”- conclude Fiore -. Dai risultati ottenuti, suggeriamo inoltre che i polifenoli dell’olio extra vergine d’oliva possano potenziare la neurogenesi del cervello, proteggendolo contro la neurodegenerazione correlata all’età e svolgendo un’azione anti-invecchiamento”.

Ma come riconoscere la presenza di polifenoli? “Gli oli di oliva extravergine – spiega Andrea Poli, presidente di Nutrition Foundation of Italy - più ricchi di polifenoli, hanno in genere un sapore marcato, fruttato o addirittura amarognolo (i polifenoli sono amari). Alcuni produttori di oli stanno iniziando comunque ad indicare, in etichetta, il contenuto in polifenoli totali. Infatti, la Commissione europea con regolamento 432 del 16 maggio 2012 seleziona un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari. Il regolamento permette quindi l’indicazione sull’etichetta della presenza di polifenoli nella bottiglia di olio di oliva se contiene almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati per 20 mg di prodotto, perché contribuisce alla “protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo”.

Edoardo Stucchi

01 ottobre 2015
© Riproduzione riservata

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