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Tumore del colon retto: per la diagnosi potrebbe bastare un prelievo di sangue. Nuovo studio promuove la ‘biopsia liquida’ per lo screening, anche nelle forme precoci e pre-tumorali

di Maria Rita Montebelli

Un prelievo di sangue dal volume di mezzo cucchiaino da tè, al posto del tradizionale sangue occulto nelle feci (SOF). E’ la proposta di screening per il carcinoma del colon retto che arriva da uno studio condotto a Taiwan e alla Johns Hopkins americana. Il test, basato sulla rilevazione delle cellule tumorali circolanti, potrebbe costare meno di 100 dollari e ‘convincere’ a sottoporsi allo screening salva-vita, quella moltitudine di persone ancora reticenti a sottoporsi alla colonscopia e al test del sangue occulto fecale

17 GEN - Lo screening per il carcinoma del colon retto, uno dei principali big killer tra i tumori, può salvare la vita. Eppure, sebbene offerto dal nostro Ssn, sono in molti ad ignorare l’invito. Per trascuratezza e scarsa sensibilizzazione certamente, ma anche perché gli esami per lo screening (sangue occulto nelle feci e colonscopia) non sono particolarmente amati dalla gente. Per questo, da anni, la ricerca è impegnata nel trovare un’alternativa più percorribile, tipicamente un test del sangue.
 
Dall’ASCO, la Società di Oncologia Medica Americana, arriva una notizia che va proprio in questa direzione. La prestigiosa società scientifica dà notizia, attraverso il suo sito, di uno studio (abstract 556) che sarà presentato al Gastrointestinal Cancers Symposium 2018, in programma a San Francisco dal 18 al 20 gennaio.
 
Lo studio, condotto da ricercatori di Taiwan e della Johns Hopkins University, ha dimostrato che un test in grado di individuare le cellule tumorali circolanti (CTC) è in grado di rivelare la presenza di un cancro del colon, anche in stadio precoce, con un’accuratezza dell’84-88%. Un grande passo avanti, visto che finora, i test basati sulla rilevazione delle CTC (la cosiddetta ‘biopsia liquida’), riuscivano a svelare la presenza di un tumore del colon solo in stadio avanzato.
 
“Si tratta di un risultato importante – ha commentato il primo autore, Wen-Sy Tsai, Linkou Chang Gung Memorial Hospital, Taipei, Taiwan – e questi risultati possono offrire una soluzione per quelle persone reticenti a sottoporsi alla colonscopia di screening o che sfuggono al test del sangue occulto nelle feci”.
 
Per la validazione di questo nuovo test, sono state arruolate 620 persone di età superiore ai 20 anni, che si sono recate presso il Chang Gung Memorial Hospital per sottoporsi ad una colonscopia o che avevano già una diagnosi confermata di cancro del colon. La colonscopia e le biopsie hanno consentito di far diagnosi di polipi adenomatosi (condizione pre-cancerosa) o di cancro del colon in fase precoce o avanzata in 438 soggetti. Gli altri partecipanti, nei quali non sono state rilevate alterazioni di questo tipo, sono stati utilizzati come gruppo di controllo.
 
Tutti i 620 soggetti arruolati nello studio sono stati sottoposti ad un prelievo di sangue (di circa 2 ml) sul quale è stata effettuata la ricerca delle CTC (allo scopo è stato utilizzato il test CMx). I risultati di questo test sono stati quindi confrontati in cieco con quelli della colonscopia. Negli studi preparatori alla ricerca clinica, questo test era risultato estremamente sensibile, in grado cioè di rilevare la presenza di una CTC per miliardo di cellule normali del sangue.
 
La ricerca, che sarà presentata a San Francisco ha evidenziato una specificità di questo test del 97,3% (in altre parole, la probabilità di un risultato falso positivo è inferiore al 3%). La sensibilità varia invece dal 77% per le lesioni pre-cancerose all’87% dei tumori del colon di stadio I-IV. L’accuratezza complessiva del test oscilla dunque tra l’84 e l’88%.
 
“Si tratta di un test dai costi sostenibili – commenta Ashish Nimgaonkar, Direttore Medico del Center for Bioengineering Innovation and Design presso la Johns Hopkins University di Baltimora (Usa)  e coautore dello studio – che potrebbe essere offerto a meno di 100 dollari. Di certo non sostituisce la colonscopia, che resta il gold standard per la diagnosi e che andrebbe comunque effettuata in caso di test CTC positivo.”
 
I prossimi passi di questo gruppo di ricerca consisteranno nella validazione di questo test nella popolazione generale. Questo test potrebbe inoltre avere un futuro nella diagnosi di altri tumori solidi.
 
Maria Rita Montebelli

17 gennaio 2018
© Riproduzione riservata

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