Malaria: test con sangue capillare più affidabile del campione venoso
di Will Boggs
Uno studio condotto da ricercatori tedeschi nel Gabon ha fatto emergere, per la diagnosi di malaria, una maggiore affidabilità del test eseguito sul sangue capillare rispetto a quello effettuato con sangue venoso. La ricerca è stata pubblicata da The Journal of Infectious Diseases
26 GIU -
(Reuters Health)– I campioni di sangue prelevati dai capillari, mediante puntura al dito, fornirebbero stime più accurate di parassitemia e una maggiore sensibilità diagnostica per la malaria rispetto ai campioni di sangue venoso. È quanto ha evidenziato un gruppo di ricercatori guidato da
Johannes Mischlinger, dell’University Medical Center Hamburg-Eppendorf di Amburgo, in Germania. I risultati dello studio sono stati pubblicati dal
Journal of Infectious Diseases.
Lo studio
La diagnosi precoce di malaria si basa sulla microscopia ottica di striscie di sangue, ma nelle linee guida non viene specificato da dove è opportuno prelevare i campioni. Per la ricerca, Mischlinger e colleghi hanno confrontato i livelli di parassitemia e le prestazioni della diagnostica microscopica e molecolare per individuare la malaria tra i campioni di sangue venoso o capillare – le due modalità più diffuse per il prelievo di sangue- prelevati da 376 pazienti nel Gabon centrale, una regione in cui è molto diffusa l’infezione.
I risultati
I livelli medi di parassitemia erano del 16,6% più elevati nel sangue capillare rispetto a quello venoso, come determinato mediante microscopia ottica. La differenza era simile tra i pazienti positivi per la malaria quando si usava la PCR quantitativa. Inoltre i 34 pazienti identificati come portatori di gametociti hanno mostrato una probabilità 4,2 volte più alta di ricevere una diagnosi esatta con il sangue capillare rispetto a quello venoso.
La sensibilità diagnostica, inoltre, è stata maggiore con il sangue capillare rispetto a quello venoso; e nella sottopopolazione di pazienti con bassi livelli di parassitemia, il test su sangue capillare ha avuto una specificità superiore al 90%. Incrociando poi i risultati con quelli della PCR, il DNA della malaria ha mostrato una probabilità di 2,17 volte più alta di essere rilevato nel sangue capillare piuttosto che in quello venoso, sebbene questa differenza non fosse statisticamente significativa.
I commenti
“Spero che la nostra ricerca aumenti la consapevolezza che la fonte di sangue usata per la diagnostica ha un impatto sulla validità delle analisi”, dice Mischlinger. “Considerando un aumento dell’8% della sensibilità con il sangue capillare, una percentuale importante di pazienti può essere erroneamente diagnosticata se si usa il sangue venoso per le analisi di laboratorio. Oltre all’importanza clinica, penso che il prelievo di sangue capillare possa essere di grande importanza per le campagne di eliminazione della malaria in quanto anche individui con parassitemie basse possono essere facilmente trascurati dai test diagnostici rapidi”.
Fonte: The Journal of Infectious Diseases
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
26 giugno 2018
© Riproduzione riservata
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