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Trapianti di rene. Cnt: “Al via nuovo programma cross-over da donatore deceduto”


Si tratta di una particolare tipologia di trapianto cross-over: nel caso del DECK la catena di scambio di donatori viventi tra coppie incompatibili viene innescata da un donatore deceduto. Questo aumenta le possibilità di incrocio tra i candidati al trapianto, riduce i tempi della lista d'attesa e permette di curare un numero maggiore di pazienti

23 LUG - Una nuova opportunità terapeutica per gli oltre 6.700 pazienti in attesa di un rene nuovo. Da questa settimana è attivo su tutto il territorio nazionale il programma di trapianto da vivente in modalità DECK (DECeased Kidney). Lo rende noto il Centro nazionale trapianti in un comunicato.
 
Si tratta di una particolare tipologia di trapianto cross-over: nel caso del DECK la catena di scambio di donatori viventi tra coppie incompatibili viene innescata da un donatore deceduto. Questo aumenta le possibilità di incrocio tra i candidati al trapianto, riduce i tempi della lista d'attesa e permette di curare un numero maggiore di pazienti. La catena, inoltre, si conclude con la "restituzione" dell'organo da parte dell'ultimo donatore vivente a un paziente in lista d'attesa da cadavere.
 
Il programma DECK è un'innovazione a livello mondiale: la fase sperimentale è partita nel marzo 2018 grazie al lavoro del Centro trapianti di rene e pancreas dell’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova, diretto dal professor Paolo Rigotti, del Centro regionale trapianti della Regione Veneto e del Nord Italia Transplant. Ad oggi sono state realizzate 5 catene di questo tipo: complessivamente le coppie coinvolte sono state 9 mentre i trapianti sono stati 14, realizzati, oltre che a Padova, nei centri di Bari, Parma e Bologna.

"L’opzione del trapianto da vivente in Italia è sempre più utilizzata dai pazienti con insufficienza renale cronica, grazie anche agli ottimi risultati e alla totale sicurezza della procedura per il donatore", spiega il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo. "Tuttavia spesso la donazione diretta tra persone legate affettivamente non è possibile a causa di un'incompatibilità immunologica. Il programma DECK è una grande occasione per aumentare il numero dei trapianti da vivente, che è uno degli obiettivi principali della nostra rete trapiantologica nazionale".

Nel 2018 in Italia sono stati effettuati 2.117 trapianti di rene: in 287 casi l'intervento è stato possibile grazie a un donatore vivente.

23 luglio 2019
© Riproduzione riservata

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