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Emergenza Morbillo. 58mila le persone infettate nel 2023. Servono risposte rapide per proteggere milioni di bambini. L’alert dell’Oms Europa


Il 2023 ha visto un forte aumento dei casi di morbillo nella regione europea con migliaia di ricoveri ospedalieri e 10 decessi correlati all’infezione. Un rapido incremento dei casi in tre anni che mette a rischio milioni di persone più vulnerabili, in particolare i bambini di età inferiore a 5 anni non vaccinati tra il 2020 e il 2022 a causa della pandemia. Per l’Oms Europa sono necessari sforzi costanti per evitare che l’infezione continui ad aumentare nel 2024

22 FEB -

Nel 2023 sono stati più di 58mila le persone infettate dal morbillo in 41 dei 53 Stati membri della regione europea - a cavallo tra Europa e Asia centrale. Una epidemia che ha provocato migliaia di ricoveri ospedalieri e 10 decessi correlati al morbillo. Numeri in rapido aumento rispetto ai 3 anni precedenti che mettono a rischio quanti non sono tutelati.

Questi i dati aggiornati al 2023 che arrivano dall’Oms Europa. Dati che sottolineano l’urgenza di una risposta rapida e concertata alle epidemie di morbillo nella regione europea, sostenuta dalla necessità di proteggere tutti coloro che rimangono vulnerabili alla malattia.

L’elevata percentuale (quasi la metà) di casi tra i bambini di età inferiore a 5 anni, spiega una nota, riflette ancora una volta “l’enorme impatto della pandemia di Covid-19 sui sistemi sanitari, compresi i servizi di immunizzazione di routine. Ciò ha comportato un accumulo significativo di bambini suscettibili che non hanno effettuato le vaccinazioni di routine contro il morbillo e altre malattie prevenibili con i vaccini”.

“I sistemi sanitari nella regione europea dell’Oms devono recuperare terreno per raggiungere rapidamente 1,2 milioni di bambini che non hanno ricevuto il vaccino contro il morbillo tra il 2020 e il 2022, pur continuando con l’immunizzazione di routine – ha osservato il dottor Hans Henri P. Kluge, Direttore regionale dell’Oms per l’Europa – poiché il virus continua a diffondersi in molte parti della Regione, il rilevamento tempestivo e la risposta all’epidemia rimangono fondamentali per prevenire un’ulteriore escalation e garantire i progressi della Regione verso l’eliminazione di questa malattia altamente contagiosa”.

Considerando l’aumento dei casi di morbillo a livello globale, il rischio di importazione nella regione europea è quasi inevitabile, avverte l’Oms. Anche se tutti gli Stati membri colpiti finora hanno rafforzato la sorveglianza per individuare rapidamente i casi e i loro contatti, intensificato i servizi di immunizzazione di routine e/o condotto attività di immunizzazione di recupero per vaccinare i vulnerabili prima che il virus li raggiunga.

Le azioni in Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Romania e Tagikistan, che hanno portato alla vaccinazione di oltre 2,5 milioni di bambini di tutte le età nel 2023, sembrano aver contribuito a frenare la diffusione del virus in questi paesi. Tuttavia, la trasmissione continua nella Regione, costituendo una minaccia continua per la salute di milioni di bambini.

“Ogni morte correlata al morbillo è una tragedia evitabile dato che esiste un vaccino sicuro ed efficace per prevenire la malattia. Mi congratulo con i paesi per le misure di risposta globali adottate finora e metto in guardia contro qualsiasi autocompiacimento in questa fase. Dobbiamo superare questa pericolosa malattia raggiungendo attivamente le comunità sotto-vaccinate o non vaccinate”, ha continuato il dottor Kluge.

Fermare le epidemie per proteggere vite umane e sostenere i progressi verso l’eliminazione. Sebbene 33 dei 53 Stati membri della Regione abbiano ottenuto la verifica dell’eliminazione del morbillo a partire dal 2022, prosegue l’Oms Europa, questo risultato rimane fragile. Per mantenere questo status, un Paese deve garantire che la trasmissione del virus a seguito di qualsiasi importazione venga interrotta entro 12 mesi dal primo caso segnalato.

Avendo adottato l’Agenda Europea di Immunizzazione 2030, tutti i paesi della Regione devono:

- raggiungere e sostenere una copertura superiore al 95% in ogni comunità con entrambe le dosi di vaccino contenente il morbillo, anche offrendo la vaccinazione di recupero a coloro che hanno saltato una delle dosi di vaccino;
- garantire una sorveglianza di alta qualità per individuare e isolare rapidamente ogni possibile caso;
- garantire una risposta rapida all’epidemia in tutte le comunità.

“L’Oms/Europa continuerà a lavorare a stretto contatto con tutti gli Stati membri nei loro sforzi per rispondere efficacemente alle epidemie di morbillo in corso - ha affermato Robb Butler, Direttore della Divisione Malattie trasmissibili, Ambiente e Salute dell’Oms/Europa - l’Oms aiuterà i paesi ad adottare misure per affrontare sistematicamente le disuguaglianze di immunizzazione per prevenire tali epidemie di malattie prevenibili con il vaccino. Stiamo anche lavorando a stretto contatto con i nostri Stati membri nei loro sforzi per contrastare la cattiva informazione e la disinformazione sui vaccini che inducono alcune persone a ritardare o rifiutare le vaccinazioni”.

Chi è a rischio? Il morbillo è una delle malattie più contagiose al mondo, si diffonde quando una persona infetta respira, tossisce o starnutisce. Il virus rimane attivo e contagioso nell'aria o su superfici infette fino a 2 ore. Qualsiasi persona non immune può essere infettata. Un'eruzione cutanea prominente è il sintomo più visibile, mentre le complicanze possono includere cecità, encefalite, diarrea grave e relativa disidratazione, infezioni dell'orecchio e polmonite.

I bambini piccoli e le donne incinte non vaccinati corrono il rischio più elevato di gravi complicanze del morbillo. L’infezione da morbillo indebolisce anche il sistema immunitario e può fargli “dimenticare” come proteggersi da altre infezioni comuni, lasciando i bambini in particolare estremamente vulnerabili.



22 febbraio 2024
© Riproduzione riservata


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