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Alimentazione. Ogni anno si buttano via 1,3 mld di cibo. Oggi la Giornata Mondiale Fao


In pratica si spreca un terzo di tutto il cibo prodotto e 4 volte quanto servirebbe a nutrire quasi 1 mld di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 mld di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 mld di dollari per quelli in via di sviluppo. Il rapporto della Fao.

16 OTT - “Uno spreco al giorno leva il pianeta di torno”. Questo lo slogan della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, celebrata ogni 16 ottobre, in occasione dell’anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo e promuovere un corretto e sano regime alimentare.
 
“Dello spreco alimentare se ne parla sempre di più ma forse si fa sempre di meno”, denunciano la Fao. Secondo il rapporto dell’Organizzazione ogni anno nel mondo si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, pari a un terzo di tutto il cibo prodotto: quattro volte quanto servirebbe a nutrire quasi un miliardo di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 miliardi di dollari per quelli in via di sviluppo. “Quindi di fronte a chi non ha di che nutrirsi, c’è chi può permettersi di sprecare ogni giorno una quantità impressionante di cibo”.
 
Non solo. C’è un peso ambientale in quello che sprechiamo, che dipende sia da quanto sprechiamo, sia da cosa sprechiamo. Infatti ogni alimento ha una propria impronta ambientale che dipende dalla sua filiera di produzione: lo spreco di 1 kg di carne "costa" all’ambiente 10 volte la quantità di gas serra e di azoto reattivo richiesti da 1 kg di pasta. Lo spreco di 1 kg di manzo utilizza invano 594 litri di acqua blu a fronte dei 15 litri per lo stesso quantitativo di pasta. Pertanto, anche se i cereali rappresentano il 35% della massa di cibo tipicamente sprecato, mentre la carne, alimento più caro e pregiato, ne rappresenta il 12%, i loro impatti ambientali sono comunque elevati.
 
Il rapporto Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources è il primo studio che analizza l’impatto delle perdite alimentari dal punto di vista ambientale, esaminando specificamente le conseguenze che esse hanno per il clima, per le risorse idriche, per l’utilizzo del territorio e per la biodiversità.
 

 

16 ottobre 2013
© Riproduzione riservata


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