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Trauma cranico. Ecco le Raccomandazioni Simeup per la gestione in Pronto Soccorso pediatrico


L’incidenza di trauma cranico è stimata pari a 1.850 bambini/100.000, ogni anno, per la fascia di età 0-4 anni, di 1.100/100.000 per quella 5-9 anni e di 1.170/100.000 per i minori tra i 10-14anni. LE RACCOMANDAZIONI.

28 MAR - “Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica”. Per questo la Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup), in occasione del Congresso Nazionale che si svolge a Torino dal 27 al 29 marzo, presenta le Raccomandazioni per l’approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico.

“Queste Raccomandazioni – spiega Antonio Urbino, Presidente della Simeup - nascono con l’intento di supportare il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un’attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall’opinione di esperti della materia che hanno contribuito all’elaborazione di questo documento”.

Le raccomandazioni - elaborate da un gruppo di lavoro della Simeup coordinato dalla Prof.ssa Liviana Da Dalt – “non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in Pronto Soccorso”, sottolinea la Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza Pediatrica, che ricorda come nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un’incidenza annuale stimata pari a 1850 bambini/100.000 per la fascia di età 0-4 anni, di 1100/100.000 per quella 5-9 anni e di 1170/100.000 per i minori tra i 10-14anni.

“Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto”, spiegano gli esperti. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l’esigenza è invece “fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all’esecuzione, spesso impropria, di Tomografia Computerizzata (TC) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L’aumentata disponibilità e la crescente rapidità dei tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l’utilizzo”.

E’ su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla Simeup, di rivedere la sua linea guida sull’approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico (pubblicata nella sua ultima versione nel 2002) con l’obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze (molto evolute in questi ultimi anni) e alla soggettività nelle scelte assistenziali.

Le Raccomandazioni della SIMEUP - pubblicate anche sull’ultimo numero della Rivista di Emergenza e Urgenza Pediatrica, organo ufficiale della SIMEUP - interessano la fase della gestione in Pronto Soccorso del bambino che ha subito trauma cranico e riguardano:

-    PRIMA VALUTAZIONE E PRIMI INTERVENTI ALL’ARRIVO IN PRONTO SOCCORSO
-    CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ
-    PREDITTORI CLINICI DI LESIONE INTRACRANICA NEL BAMBINO CON TRAUMA CRANICO MINORE
-    INDICAZIONI ALLA TC CEREBRALE
-    INDICAZIONI ALL’OSSERVAZIONE CLINICA
-    INDICAZIONI ALLA RADIOGRAFIA (RX) DEL CRANIO
-    INDICAZIONI ALL’ ECOGRAFIA
-    TRAUMI CRANICI CON FATTORI DI RISCHIO “SPECIALI” (Coagulopatie e piastrinopenie immuni - Derivazione ventricolare)

28 marzo 2014
© Riproduzione riservata


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