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Il futuro del sistema sanitario. Governance, empowerment, incentivi e consequence management, finanziamento sui risultati. Ecco i pilastri della RoadMap dell’Action Institute


Pubblicati oggi i contributi della consultazione pubblica avviata sulla base delle rilevazioni contenute nella Road Map. Obiettivo: rendere il Ssn sostenibile e in grado di attrarre talenti e investimenti dal resto del mondo. Emersa la necessità di proposte sulla formazione del capitale umano, sul ruolo dell’assistenza domiciliare e sul ruolo delle imprese bancarie nel contribuire all’innovazione. La ROAD MAP e gli esiti della CONSULTAZIONE.

07 LUG - Una visione “a lungo termine del sistema salute” che, “tramite un insieme organico di riforme da inserire nell’attuale quadro di crescente domanda di sanità, aumento dei costi, disponibilità fiscali ridotte e crescente integrazione europea”, intervenga “in modo strutturale sulle aree di miglioramento, promuovendo le energie del sistema e rimuovendo i fattori ostativi”. È così che l’Action Institute presenta la Healthcare Roadmap 2030, cioè “linee guida di carattere strategico” per la sanità sviluppate attraverso una consultazione pubblica che ha coinvolto 118 interlocutori, di cui 38 rappresentativi di istituzioni pubbliche nazionali e regionali, Antitrust compreso, e i cui esiti sono stati resi noti oggi. Obiettivo: "Rendere il Ssn non soltanto sostenibile, ma in grado di attrarre talenti e investimenti dal resto del mondo, permettendo ai pazienti di disporre “di una sempre più ampia capacità di scelta informata e consapevole, fonte di incentivo alla competitività e alla qualità del sistema”.

Quattro, in particolare, i pilastri individuati su cui fondare la riforma del sistema:

■     Pilastro 1: Rafforzamento della governance con l’obiettivo di rafforzare le tutele e la capacità di governo e controllo del sistema;

■     Pilastro 2: Empowerment dei pazienti attraverso accresciuta trasparenza ed elevata disponibilità pubblica di dati sanitari con l’obiettivo di favorire la piena capacità di scelta dei pazienti ed esercitare una tensione positiva all’aumento di produttività di chi eroga i servizi;

■     Pilastro 3: Definizione di un chiaro sistema d’incentivi e consequence management con l’obiettivo di orientare chi gestisce i servizi a ottimizzare la performance sanitaria fornendogli adeguati poteri di gestione;

■     Pilastro 4: Revisione del modello di finanziamento in base ai risultati e non ai costi sostenuti al fine di incentivare e premiare i comportamenti virtuosi.

“Tra quindici anni – spiega Action Institute -, si stima che gli over 65 nel nostro paese saranno 16 milioni, mentre altri 7 milioni di persone saranno non auto-sufficienti. Il progresso in campo medico e l’allungamento della vita media genereranno, negli anni a venire, un notevole stress per le finanze pubbliche nazionali, già oggi di per sé scarne. Il SSN si troverà a fronteggiare un’accresciuta domanda di cure e un aumento dei costi, ma i fondi a disposizione si ridurranno in linea con la rigorosa austerity imposta sui conti pubblici. Le sfide che la sanità pubblica dovrà affrontare si profilano impegnative”. Una risposta è quindi necessaria. In questo ambito la consultazione pubblica è stata voltaa delineare anzitutto gli aspetti critici dell’attuale SSN e quelli su cui gli operatori ritengono si debba intervenire con maggiore tempestività, per avviare quindi una discussione fattuale sulla sanità italiana, considerando la globalità dei profili d’analisi, e giungendo ad allestire un progetto di riforma organica che possa essere ampiamente condiviso.

L’attenzione degli aderenti alla consultazione, spiega l’Action Institute, “si è prevalentemente focalizzata sul concetto di prevenzione, come obiettivo e strategia di cura” ed “è stato inoltre ricordato il nodo dell’interazione tra pubblico e privato nel campo dei provider di servizi di cura, sia in quanto potenzialità di miglioramento dei servizi sia come elemento da valutare profondamente tenendo a mente gli effetti redistributivi sugli utenti”.

Per quanto riguarda i pilastri, nel Primo Pilastro “è stata dedicata attenzione al nodo dell’approvvigionamento di beni e servizi, soprattutto nel mercato del farmaco, in relazione a problematiche di competitività e trasparenza. Molti contributi sono stati dedicati all’espressione di una condivisione della centralità del tema della governance nel SSN e della necessità di un ripensamento di meccanismi non sempre efficienti. È stato segnalato inoltre il problema della mancanza di una cultura dell’organizzazione aziendale, a monte del problema della selezione della classe dirigente”.

Nella discussione sulle tematiche legate al Secondo Pilastro, spiega l’Action Institute, “sono emerse alcune riserve riguardo al fatto che un aumento dell’informazione disponibile, anche,  sottoforma di maggiore disponibilità di dati clinici, sia sufficiente ad ampliare la libertà di scelta del paziente in un contesto in cui si intrecciano acute asimmetrie informative, problemi di agenzia e conflitti di interesse. Occorre essere consapevoli del pericolo di una distorsione delle scelte derivante da una imperfetta interpretazione delle informazioni. Inoltre, è stata ricordata l’eterogeneità delle prestazioni erogate dal SSN e, in molti casi, la rilevanza di reti tempo-dipendenti che presuppongono un affidamento del paziente urgente a un network di provider piuttosto che la libera scelta in un’ottica di competizione tra provider. E’ stata inoltre espressa preoccupazione riguardo alle difficoltà di implementazione che potrebbero sorgere a causa di una scarsa cultura della trasparenza nel Paese e di un debole appoggio politico a iniziative di apertura e pubblicità dei dati. E’ stato sottolineato come in molti casi vi siano già chiare indicazioni di legge in questo senso, e siano a volte disponibili utili ‘infrastrutture’ e professionalità, senza che questo si traduca in un significativo cambiamento. D’altro canto, sono anche stati offerti alcuni esempi di buone prassi già implementate in alcune regioni per quanto riguarda l’empowerment del paziente e la sua partecipazione al percorso di cura”.

Per quanto riguarda il Terzo Pilastro, “è stata indicata la necessità di aggiornare alcune delle attuali modalità di confronto tra le performance (come il Programma Nazionale Esiti), soprattutto attraverso la promozione di un organismo di valutazione della performance davvero indipendente”.

I commenti al Quarto Pilastro “hanno richiamato l’importanza di una revisione dei meccanismi di finanziamento nella direzione di una maggiore trasparenza, standardizzazione, e dell’allontanamento della definizione dei criteri dal decisore politico. Alcuni interlocutori della consultazione hanno ipotizzato un diverso ruolo delle assicurazioni nel coadiuvare il SSN lungo logiche di innovazione e di gestione del rischio e proposto un diverso utilizzo dei fondi strutturali disponibili”.

Le altre idee emerse
Infine, spiega l’Action Institute, “i commenti generali emersi durante il dibattito hanno toccato alcuni temi ricorrenti, tra cui: la necessità dell’integrazione nella Roadmap del tema della formazione e del capitale umano; l’importanza dei servizi socio-sanitari e dell’assistenza domiciliare nel sistema salute, e l’auspicata integrazione con la parte sanitaria; la necessità di formulare quanto prima proposte concretamente implementabili, in modo da poter affrontare le vischiosità che in altre occasioni hanno ostacolato la concretizzazione di indicazioni di legge; il ruolo che le imprese bancarie potrebbero svolgere nell’accompagnare e assistere la sanità lungo le logiche di innovazione volte alla promozione della filiera produttiva; il legame tra sistema industriale e sanità pubblica e tra politica industriale volta a favorire l’innovazione e l’industria farmaceutica”.

07 luglio 2014
© Riproduzione riservata


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