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Di cosa abbiamo più paura? Noi italiani della disoccupazione (66%). L’assistenza medica ci spaventa di meno (14%)


Un’indagine su 25 Paesi nel Mondo di Ipsos- Mori svela le maggiori preoccupazioni del pianeta. E la perdita o assenza di lavoro è al primo poto ovunque. La qualità delle cura preoccupa invece mediamente il 22% degli intervistati, 8 punti rispetto agli italiani. L'INDAGINE COMPLETA.

14 OTT - Di cosa abbiamo più paura? E’ la disoccupazione ciò che temiamo di più noi italiani, coinvolti insieme ad altri 24 Paesi del Mondo in una mega indagine di Ipasos-Mori su “Cosa preoccupa il mondo”.
 
Ma lo spettro di restare o essere senza lavoro è anche la pura più avvertita a livello globale. Lo teme infatti in media il 38% del complesso degli intervistati, ponendola al primo posto tra le preoccupazioni avvertite in questa complessa fase mondiale. E in Italia è addirittura il 66% del campione a indicare la disoccupazione come prima preoccupazione in assoluto.
 
Un timore superiore a quello del terrorismo, che spaventa “solo” il 21% del campione globale (in Italia l’asticella si ferma addirittura al 13%) e appena al di sotto della seconda grande preoccupazione in assoluto, quella per la corruzione politico/finanziaria che teme il 33% del campione complessivo (in Italia il 34%).
 
Tra le preoccupazioni presenti in classifica anche l’assistenza sanitaria che nel complesso dei 25 Paesi esaminati preoccupa il 22% degli intervistati, mentre in Italia la percentuale scende al 14%, collocando questa paura al settimo posto tra tutte le maggiori preoccupazioni avvertite, anche se è salita di 2 punti percentuali rispetto ad un'analoga indagine effettuata precedentemente..
 
Ma ecco l'elenco completo delle nostre paure, aggiornato ad agosto: disoccupazione 66% (+2% rispetto a luglio); tasse 40% (+1%); corruzione 34% (+2%); immigrazione 32% (+5%); povertà e diseguaglianza 31%; criminalità 20% (-6%); salute 14% (+2%); terrorismo 13% (-3%); istruzione 8% (+2%); declino morale 8% (-4%); conservazione dei programmi sociali 7% (-1%); minacce all'ambiente 7% (+1%); estremismo 4% (-2%); inflazione 3% (+1%); cambiamento climatico 3% (-1%); accesso al credito 2%; obesità infantile 1%.

14 ottobre 2016
© Riproduzione riservata


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