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Ecm. Fazio: “Stesse regole di accreditamento tra Stato e Regioni”. Al via Cernobbio 2011


Si apre la Terza Conferenza nazionale Ecm. Al centro l'armonizzazione dell'accreditamento tra livello nazionale e regionale. Sulla rivista dell'Agenas un'anticipazione dei temi e delle posizioni. Gli articoli di: Fazio, Balduzzi, Bianco, Moirano, Coletto, Linetti Manfellotto.

17 OTT - Se lo scorso anno si era realizzato il passaggio da accreditamento dei singoli eventi ad accreditamento dei provider, ovvero degli organizzatori, il lavoro di quest’anno della Commissione nazionale Ecm è stato rivolto soprattutto all’armonizzazione tra livello nazionale e livello regionale dell’accreditamento. Un lavoro non facile, che ha registrato molte resistenze da parte regionale, ma che dovrebbe concludersi a breve con l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni di un nuovo Accordo Stato-Regioni dedicato al programma di Educazione continua in medicina, che fa seguito agli Accordi dell’agosto 2007 e del novembre 2009.
Di questo passaggio fondamentale si discuterà oggi e domani a Cernobbio, nel corso della Terza Conferenza nazionale Ecm. Ma un’anticipazione dei temi all’ordine del giorno si trova già sul numero appena pubblicato di Monitor, la rivista dell’Agenas, di cui vi presentiamo alcune anticipazioni.
 
“Una rete dove tutti gli elementi che compongono il Sistema riescano a dialogare”, a cominciare dal livello istituzionale centrale e regionale. Così il ministro descrive il sistema Ecm italiano che “ha raggiunto – scrive il ministro della salute Ferruccio Fazio – un tale livello di maturazione e d’integrazione da rendere inevitabile una ridefinizione delle strutture a supporto della Commissione nazionale della Formazione continua, garanti della verifica e della valutazione della qualità del sistema formativo: il Comitato di Garanzia e l’Osservatorio nazionale per la Qualità della formazione continua in sanità”. E accanto a queste strutture il nuovo accordo dovrebbe contenere anche le Linee guida per il sistema di accreditamento dei provider, comuni al livello nazionale e regionale, riguardanti, come si legge ancora nell’intervento del ministro, “il rispetto delle procedure di registrazione e reporting degli eventi e dei crediti formativi assegnati, le caratteristiche del soggetto da accreditare, la sua organizzazione, il rigore qualitativo nella offerta formativa proposta e l’indipendenza da interessi commerciali, tutti requisiti necessari a garantire una attività formativa efficiente, efficace ed indipendente”.
Oltre che verificare il lavoro svolto in questo anno, Cernobbio sarà anche l’occasione per avviare il confronto sui problemi da affrontare nel prossimo futuro. “Uno di questi – scrive il presidente dell’Agenas Renato Balduzzi nel suo editoriale al numero di Monitor – è quello di passare dall’attenzione al profilo della sola performance individuale a quello del rendimento dell’équipe e, più in generale, dell’organizzazione. Nel momento in cui anche i problemi del rischio clinico (particolarmente acuti oggi) si spostano dall’attenzione esclusiva alla responsabilità professionale del singolo professionista alla considerazione delle responsabilità connesse alla disorganizzazione della struttura sanitaria, anche la dinamica formativa deve estendersi a tale dimensione”.
E anche Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo, sottolinea lo sforzo per legare il sistema Ecm al sistema sanitario nel suo complesso. “Le attività formative, che già prima venivano svolte in ragione dei codici deontologici e della responsabilità di ogni singolo professionista – sostiene Bianco – sono state ricondotte ad un sistema di formazione capillare, che guardi da una parte ai bisogni del singolo, sulla base del profilo delle sue esigenze e competenze, e dall’altra ai bisogni delle organizzazioni sanitarie, perché la formazione continua è elemento essenziale per la qualità delle prestazioni, per il miglioramento delle organizzazioni e dei processi assistenziali, di prevenzione e di cura”.
L’intervento di Fulvio Moirano, direttore dell’Agenas, passa in rassegna le diverse modalità con cui si realizzano gli eventi formativi, sottolineando come sia “sempre più incrementata anche la formazione sul campo (FSC), nella quale sono utilizzati direttamente per l’apprendimento i contesti, le occasioni di lavoro e le competenze degli operatori impegnati nelle attività. Questa modalità di formazione, che include anche la partecipazione ad attività di ricerca e a commissioni e gruppi di miglioramento, offre la massima possibilità di essere legata alle specifiche esigenze di sviluppo dei servizi e di miglioramento dei processi assistenziali, favorendo l’apprendimento di competenze professionali e i comportamenti organizzativi”.
Al contributo fornito dalle Regioni allo sviluppo del sistema Ecm è dedicato ovviamente il contributo firmato da Luca Coletto, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore alla Sanità del Veneto, mentre Maria Linetti, segretaria della Commissione nazionale per la Formazione Continua, descrive in dettaglio le novità a cui si sta lavorando in materia di accreditamento, a cominciare dalla rendicontazione sugli eventi realizzati. Infine, Dario Manfellotto esplora il ruolo dei media e del web nell’Ecm, con particolare attenzione allo sviluppo della Fad, la Formazione a distanza.
A completare il quadro sull’Ecm offerto dalla rivista dell'Agens, la presentazione di come, in concreto, si sia realizzato l’accreditamento dei provider nella Regione Puglia.

17 ottobre 2011
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