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Sport. Agli italiani piace… guardarlo. Più di 1 su 2 non fa attività fisica


Per il 38% degli italiani lo sport migliora la salute e per il 25% migliora l’umore, ma il 40% lo guarda solo in tv. E' quanto emerge da un’indagine dell’Osservatorio Salute AstraZeneca. Solo 1 italiano su 4 pratica uno sport regolarmente: nuoto (14%), palestra (11%) e calcio (11%) i più diffusi.

13 GIU - Italiani, un popolo dipendenti dallo sport. Quello visto in poltrona, però. Il 40% degli italiani, infatti, lo sport lo guarda solo. Questo nonostante gli italiani siano convinti che fare attività fisica migliora la propria salute (38%) e benessere psichico (25%). Tuttavia ci rinunciano, a causa della scarsità di tempo (42%), della pigrizia (18%) e di qualche anno di troppo (16%).È quanto emerge dall’Osservatorio Salute AstraZeneca, l’indagine periodica sulla cultura della salute che, realizzata in collaborazione con ISPO, ha messo in luce il “paradosso dello sport addicted in salsa tricolore”.
 
Dalla ricerca emergono due grandi categorie di sportivi: quelli “da poltrona” sono più del 40%, seguono lo sport sui media, ma non fanno mai attività fisica in prima persona; mentre i “fanatici”, oltre un terzo della popolazione (35%), praticano uno sport e lo guardano anche in tv. Non mancano poi i “disinteressati” (12%), che non fanno e non guardano nessuno sport, e gli “attivi” (11%), che al tifo televisivo preferiscono la pratica almeno occasionale. I “fanatici” sono soprattutto uomini, giovani e vivono al nord, gli “sportivi da poltrona” stravincono al sud (46%), i “disinteressati” crescono al centro (18%) e tra le donne (16%).
 
“Il rapporto tra attività fisica e benessere – ha commentato Raffaele Sabia, vice president Medical e Market Access AstraZeneca – è ormai riconosciuto anche dal punto di vista medico. La regolare attività fisica è essenziale per mantenersi in salute, ad esempio contribuisce sensibilmente a diminuire i fattori di rischio di malattie croniche come quelle cardiovascolari e metaboliche. Trovare il tempo di ‘muoversi’ e scegliere l’attività fisica che meglio si adatta alle proprie esigenze può fare davvero la differenza per il benessere psicofisico. Proprio per questo in AstraZeneca incoraggiamo i nostri collaboratori a partecipare a gruppi podistici e di camminata veloce organizzati durante la pausa pranzo”.
 
Sport e “potere terapeutico”.
Gli italiani sanno che fare attività fisica fa bene alla salute (38%) e migliora l’umore (25%). Ma si fa sport anche per semplice piacere (26%), per abitudine (11%) e per socializzare (10%). Ad esempio, si sceglie di giocare a calcio soprattutto per vedere gli amici (35%), mentre si va in palestra più per comodità (21%).
Gli ostacoli che, invece, impediscono di dedicarsi all’attività sportiva sono mancanza di tempo (42%), pigrizia (18%) e acciacchi dell’età (16%), ma anche le ragioni economiche (2%).
 
Identikit dello sportivo. Più sportivi gli uomini (50% contro 42% delle donne), i laureati (58%) e i residenti nel nord-est (53%), mentre il record di sedentari si registra al sud (58%) e tra gli over 54 (59%).
Gli sport più praticati – se si esclude la camminata (46%) – sono il nuoto (14%), la palestra (11%) e il calcio (11%), ma fanno la loro comparsa in questa speciale classifica anche sport meno “sotto i riflettori” come l’atletica e l’aerobica (entrambi 3%), la danza (2%), le arti marziali (2%) e il golf (1%).
 
La classifica degli sport più seguiti. Palla, acqua e motore sono i tre elementi che più affascinano lo sportivo italiano. Il calcio, infatti, si conferma lo sport più amato, citato da 7 connazionali su 10 indipendentemente da sesso, età e provenienza geografica. Secondo gradino del podio per il nuoto (22%), che piace soprattutto alle donne e ai più giovani, mentre seguono in questa speciale classifica l’automobilismo (19%) e il motociclismo (16%).
Indipendentemente da quale sport si preferisca, l’importante è guardarlo in tv: quasi 1 italiano su 2 lo segue sui media settimanalmente e 1 su 3 almeno ogni tanto. Circa 1 su 5 lo guarda almeno occasionalmente anche dal vivo.
 

13 giugno 2012
© Riproduzione riservata


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