Scienza & Vita: “Sedazione palliativa, non Eutanasia”
14 FEB -
Il documento del Consiglio etico dell’Ordine dei medici francese ripropone una questione complessa che interpella anche nel nostro Paese il dibattito legislativo – rimasto sospeso – sul fine vita. Se la dizione sedazione “terminale”, presente nel testo francese, sembra alludere a una pratica terapeutica volta a determinare la morte del paziente, dunque di tipo eutanasico, la dizione “sedazione palliativa”, che non è una forma surrettizia di eutanasia ma è praticata nell’ambito delle cure palliative come strumento per alleviare il dolore globale proprio di un soggetto terminale, può riportare il dibattito bioetico nel giusto binario.
L’Associazione Scienza & Vita, nel ribadire la ferma opposizione a ogni tipo di eutanasia, si augura che vengano rispettati almeno tre criteri:
1. La correttezza della decisione di sedare (consenso informato e proporzionalità terapeutica).
2. La correttezza tecnica, in ordine alla giusta adeguazione dei farmaci e delle dosi.
3. La correttezza relazionale, ossia la capacità di condividere la drammaticità della scelta con il paziente, se possibile, e con i familiari.
14 febbraio 2013
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