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Covid. Sono oltre 640 mila le dosi del vaccino AstraZeneca ‘bloccate’ dall’Autorità giudiziaria

di G.R.

Si tratta più in particolare di due lotti: uno (ABV2856) di 249.600 dosi sequestrato dalla Procura di Siracusa e l'altro (ABV5811) da 393.600 dosi sequestrato su mandato della Procura di Bilella. Solo per il primo si era mobilitata anche l'Aifa con un provvedimento ad hoc di divieto di utilizzo temporaneo. A poco è servito il pronunciamento di Ema sulla sicurezza del vaccino. Per poterli utilizzare occorrerà attendere i 'tempi' della giustizia.

23 MAR - Mentre le Regioni lamentano una carenza di vaccini contro il Covid e il Governo dà rassicurazioni sulle forniture in arrivo già dalle prossime settimane, c'è un altro elemento da tenere in considerazione. Ad oggi in Italia ci sono 643.200 dosi del vaccino di AstraZeneca ferme nei frigoriferi. E no, questo non ha nulla a che vedere con la capacità da parte delle Regioni di somministrarle. Parliamo infatti di dosi poste sotto sequestro dall'Autorità giudiziaria.
 
Due i lotti 'incriminati'. Il primo è il lotto ABV2856, bloccato in un primo momento da Aifa lo scorso 11 marzo a seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi. Da qui la decisione, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo per questo lotto su tutto il territorio nazionale. Lo stesso giorno sono intervenuti i Carabinieri del Nas, in esecuzione di un decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, sequestrando presso tutti gli Hub di distribuzione e i centri di vaccinazione dove erano stati consegnati complessivamente 249.600 dosi.
 
Il secondo è invece il lotto ABV5811 sempre del vaccino di AstraZeneca. In questo caso non c'è stato nessun intervento di Aifa. I Carabinieri dei Nas lo scorso 15 marzo, a seguito di un decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Biella, hanno sequestrato presso tutti gli Hub di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono stati consegnati complessivamente 393.600 dosi. Il sequestro arrivò all'indomani dell’allarme sulla sicurezza del vaccino dell’azienda anglo-svedese che aveva portato la Regione Piemonte a un gesto unilaterale di sospensione di tutte le somministrazioni di questo vaccino per due ore nella giornata a seguito del decesso di un insegnante.
 
Ad ormai cinque giorni dal pronunciamento del Prac dell'Ema sulla sicurezza del vaccino di AstraZeneca, nel quale è stato ribadito che "non vi è evidenza di un problema relativo a lotti specifici del vaccino o a particolari siti di produzione", resta ancora tutto ferma in attesa che la giustizia faccia il suo corso e decida il dissequestro di queste centinaia di migliaia di dosi. Nella speranza che i 'tempi' della giustizia siano compatibili con quella di una campagna di vaccinazione fatta in piena pandemia.
 
Giovanni Rodriquez

23 marzo 2021
© Riproduzione riservata

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