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Regione per Regione, l’applicazione delle disposizioni sull’intramoenia


17 SET - Predisporre tetti ai volumi di attività libero-professionale intramuraria, allineare i tempi per le prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di intramoenia, realizzare nelle aziende gli spazi necessari a tenere la libera professione dei medici dentro le mura aziendali. Questi alcuni dei provvedimenti contenuti nella legge 120/2007. Ma ad oggi, in quante Regioni sono stati applicati? Il punto è stato elaborato nella "Relazione sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria” presentata al Parlamento dal ministro della Salute Ferruccio Fazio.
Ecco i risultati, Regione per Regione, dello stato di applicazione (rilevazione effettuata nell'anno 2009 e 2010) delle norme contenute nella legge 120 e sintetizzate negli indicatori della tabella allegata a fondo pagina.
Abruzzo
Se la Regione si è mostrata particolarmente virtuosa nell’adottare le misure per prevenire l'insorgenza di conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale, segna invece il passo sul fronte dell’attuazione delle misure dirette ad assicurare, in accordo con le organizzazioni sindacali, il passaggio al regime ordinario del sistema dell’attività libero-professionale intramuraria (Alpi).
Per quanto riguarda le Aziende, i dati si riferiscono solo a 5 strutture in quanto a causa del sisma quelli de L’Aquila non sono stati trasmessi ( ad eccezione delle informazioni relative alla costituzione del Collegio di direzione o della Commissione paritetica di sanitari che si riferiscono invece a tutte le strutture abruzzesi). Le Aziende si sono comportate bene per quanto riguarda il monitoraggio aziendale dei tempi di attesa e l’attivazione di meccanismi di riduzione dei tempi massimi di attesa e hanno provveduto alla costituzione del Collegio di direzione o della Commissione paritetica di sanitari. Attuato solo parzialmente il servizio di prenotazione delle prestazioni, e non in tutte le Aziende è garantita la riscossione degli onorari relativi alle prestazioni erogate sotto la responsabilità delle strutture. In fascia rossa anche l’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni istituzionali ai tempi medi di quelle rese in intramoenia e l’erogazione delle prestazioni con carattere di urgenza differibile entro 72 ore dalla richiesta.
Basilicata
Promossa a pieni voti: ha adempiuto a tutte le disposizioni previste dalla legge 120. Non solo, rispetto alla rilevazione del 2008 ha migliorato le sue performance anche per quanto concerne l’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione. La Basilicata ha inoltre attuato il riassetto organizzativo e territoriale del Ssr e ridotto il numero delle Aziende Sanitarie.
Calabria
La Calabria mostra molti nei: anche se ha adottato le misure per prevenire l'insorgenza di conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale, non ha ancora avviato la contrattazione con le organizzazioni sindacali per il passaggio al regime ordinario dell’Alpi. Ha adempiuto solo parzialmente alle azioni relative ai tempi di attesa, anzi rispetto al 2008 è peggiorata per quanto riguarda il numero delle aziende che garantiscono l’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni istituzionali ai tempi medi di quelle rese in intramoenia. Maglia nera anche per l’attivazione del servizio di prenotazione delle prestazioni e  per la riscossione degli onorari relativi alle prestazioni erogate sotto la responsabilità delle aziende.
Campania
La Regione mostra dal 2008 al 2009 segni di deciso peggioramento. Se ha attuato in toto agli adempimenti relativi al passaggio al regime ordinario dell’Alpi e all’adozione delle misure di prevenzione dei conflitti di interessi e concorrenza sleale, è peggiorata sui tempi di attesa. Mostra inoltre criticità evidenti sull’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione e sull’attivazione del servizio di prenotazione delle prestazioni affidato a personale aziendale, o comunque dall'azienda a ciò destinato ed eseguito in sede o tempi diversi rispetto a quelli istituzionali.
Emilia Romagna
Regione virtuosa: ha portato a segno 9 obiettivi su 10. Manca, sia nell’indagine effettuata nel 2008 sia in quella del 2009, il dato numerico sull’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione, ma ha precisato al riguardo che: “Si ritiene tale domanda di difficile risposta e interpretazione: - per capire il progressivo allineamento bisognerebbe avere un trend che, al momento, non siamo in grado di avere viste le diverse modalità di prenotazione. Infatti, non in tutte le aziende e non per tutte le prestazioni esiste la possibilità di prenotazione a Cup della libera professione, unico strumento che potrebbe fornire, con criteri omogenei, la possibilità di raffronto sia nel tempo sia fra le 2 modalità di erogazione; la domanda fa riferimento alle Aziende, ma non è possibile avere un andamento omogeneo aziendale per tutte le prestazioni in “catalogo”. Infatti, le variazioni possono avere segni discordanti nella medesima azienda a seconda della tipologia di prestazioni e tali variazioni sono altamente influenzate dalla quantità e attrattività dei professionisti che effettuano libera professione. Il venire meno, o viceversa l’inserimento, anche di un solo professionista di grande capacità attrattiva può modificare sensibilmente per specifica prestazione o disciplina i tempi di erogazione;  non è chiaro se la domanda limita il range di prestazioni a quelle sottoposte a monitoraggio;  è interesse della nostra Regione capire se altre hanno risposto e con quali modalità di calcolo”.
Friuli Venezia Giulia
Obiettivo centrato anche per il Fvg, (pieno adempimento di 9 indicatori su 10). Ma nell’ultima rilevazione così come nella precedente, la Regione non ha comunicato il dato sull’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione, tuttavia, ha specificato che: “Occorre precisare che la LR 7/2009 prevede all'art. 3, comma 3, l'obiettivo del progressivo allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito delle attività istituzionali ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramuraria. Il differenziale tra i due tempi non può superare i 15 giorni per le attività diagnostiche e le visite e i trenta giorni per i ricoveri ospedalieri programmati. Vi sono realtà in cui non è ancora garantito detto allineamento ma preme precisare che questo obiettivo è comunque perseguito nel corso del 2009 e dovrà trovare attuazione nel 2010”.
Lazio
Il Lazio conquista un “non classificato” per mancanza di risposte. E gli unici dati trasmessi dalla Regione e relativi al “Governo aziendale della libera professione” mostrano carenze su tutti i fronti.
Liguria
Bene per quanto riguarda l’adozione delle misure dirette a prevenire l’insorgenza del conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale, male per quanto riguarda l’avvio della contrattazione con le organizzazioni sindacali per il passaggio all’Alpi.
Centrati gli indicatori relativi al “Governo aziendale della libera professione” ad accezione del servizio di prenotazione attivato non in tutte le Aziende
Lombardia
En plein per la Lombardia: ha adempiuto a tutte le disposizioni previste dalla legge.
Marche
Altra Regione da podio ha realizzato il pieno adempimento di tutti gli indicatori, compreso il progressivo allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni erogate nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in intramoenia, unico indicatore che presentava criticità nella rilevazione del 2008.
Molise
Ottima la performance del Molise, ma qualche criticità non manca: la Regione non ha ancora avviato la contrattazione con le organizzazioni sindacali per il passaggio al regime ordinario dell’Alpi. Mentre sull’adozione di misure dirette a prevenire l’insorgenza di conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale, precisa che: “È stato predisposto un nuovo regolamento disciplinante l’attività. L’art. 28 di detto regolamento prevede la costituzione di una commissione di verifica a cui viene demandata la vigilanza sull’osservanza delle norme vigenti inerenti l’attività intramuraria”.
Piemonte
Luci e ombre sul Piemonte: applicati gli indicatori di livello regionale, ma stenta per quanto riguarda quelli relativi ai tempi di attesa. Pieno adempimento sulla costituzione del Collegio di direzione o della Commissione paritetica di sanitari che esercitano l’Alpi e sulle misure per l’erogazione delle prestazioni con carattere di urgenza differibile entro 72 ore dalla richiesta. Ottimi risultati anche rispetto all’attivazione di meccanismi di riduzione dei tempi massimi di attesa. Ma mostra carenze rispetto agli altri indicatori aziendali e criticità riguardo all’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni erogate nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in intramoenia.
Puglia
Regione virtuosa, già nel 2008 aveva raggiunto il pieno adempimento di 9 indicatori su 10, ma nel 2009 migliora ulteriormente le sue performance. Corregge, infatti, il tiro anche sull’attivazione del sistema di riscossione degli onorari per le prestazioni erogate sotto la responsabilità dell’Azienda, unico indicatore raggiunto solo parzialmente nel 2008.
Sardegna
Quadro in chiaro scuro quello della Sardegna: ha adottato le misure dirette a prevenire l’insorgenza del conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale, ma non ha avviato la contrattazione con i sindacati per il passaggio al regime ordinario del sistema dell’Alpi. Rispetto a quest’ultimo indicatore, nell’attuale monitoraggio, la Regione puntualizza che : “Si precisa che questo Assessorato ha provveduto a predisporre il regolamento che disciplina l'Alpi. Tale regolamento sarà oggetto quanto prima di concertazione con le Oo.Ss. Solo le Aziende Asl n. 1 - 2 - 3 e l'Inrca hanno adottato il regolamento che disciplina l'Alpi. L'Azienda n. 5 ha in fase di definizione il suddetto regolamento che entrerà in vigore il prossimo dicembre. Negativo per le altre Aziende”.
A livello aziendale sono stati raggiunti gli obiettivi della costituzione del Collegio di direzione o della Commissione paritetica di sanitari, del monitoraggio aziendale dei tempi di attesa e della riscossione degli onorari. Ottimi risultati sui rimanenti indicatori ad eccezione dell’attivazione del servizio di prenotazione delle prestazioni che è stato avviato solo in parte, e dell’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in intramoenia che peggiora rispetto alla rilevazione 2008.
Sicilia
Nella Regione Siciliana sono state monitorate solo 11 aziende sulle 21 totali e non è i dati si riferisce solo al 2009 e la fotografia scattata mette in luce numerose defaillance: non sono state individuate le misure per assicurare, in accordo i sindacati, il passaggio al regime ordinario dell’Alpi. Per quanto riguarda l’adozione di misure dirette a prevenire l’insorgenza del conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale, non riporta il dato ma riferisce che: “Tutte eccetto Policlinico di Palermo, A.O. Civico, ASP di Agrigento (tranne P.O. di Sciacca)”.
Tutte le 11 Aziende hanno attivato un monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni erogate nell’ambito dell’attività istituzionale; 10 hanno implementato meccanismi di riduzione dei tempi massimi; 3 garantiscono l’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in intramoenia; 9 assicurano, nell’ambito dell’attività istituzionale, l’erogazione delle prestazioni con carattere di urgenza differibile entro 72 ore dalla richiesta. 10 Aziende hanno costituito il Collegio di direzione o la Commissione paritetica di sanitari; 7 Aziende hanno attivato il servizio di prenotazione delle prestazioni e deliberato un tariffario, in accordo con i professionisti; mentre la riscossione degli onorari è garantita in 8 Aziende.
Toscana
In Toscana è stato raggiunto il pieno adempimento di tutti gli indicatori.
Umbria
Obiettivo raggiunto anche in Umbria grazie alle correzioni adottate nel 2009. Nel 2008 l’’attivazione del servizio di prenotazione delle prestazioni e la garanzia di riscossione degli onorari, presentavano un adempimento solo parziale.
Valle d’Aosta
Raggiunto il pieno adempimento degli indicatori regionali. A livello aziendale è stato centrato l’obiettivo sui tempi di attesa, ma non quello dell’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni. Sul fronte del “Governo aziendale della libera professione”, le Aziende hanno attivato la costituzione del Collegio di direzione o della Commissione paritetica e il tariffario aziendale. Al contrario è critica la situazione per l’attivazione del servizio di prenotazione e per la riscossione degli Onorari.
Veneto
La Regione ha migliorato dal 2008 al 2009 le sue performance. Sono state assicurate le misure per il passaggio all’Alpi e adottate quelle per prevenire l'insorgenza di conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale. Sul fronte aziendale si registra il pieno adempimento rispetto agli indicatori sui tempi di attesa, mentre occorre ancora lavorare sull’allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in intramoenia.
Raggiunti nel 2009 tutti gli indicatori relativi al “Governo aziendale della libera professione”.
P.A. Trento
La Provincia ha adempiuto all’attivazione di tutti gli indicatori.
(E.M.)

17 settembre 2010
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