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Medicinali e malattie croniche. Maneggiare con cura


03 DIC - In caso di assunzione di farmaci e la presenza di una malattia cronica si raccomanda di:
- rispettare i consigli e le misure preventive per affrontare il grande freddo
- non assumere mai farmaci senza il parere del medico
- consultare il medico, soprattutto quando l'ultima visita risale a diversi mesi prima. Il medico provvederà a prescrivere un eventuale controllo clinico e, se necessario, provvederà ad aggiustare la terapia
- in nessun caso il paziente può decidere di sua iniziativa di interrompere un trattamento farmacologico, perché questo lo esporrebbe ad eventuali complicazioni o aggravamenti della patologia.

I farmaci che possono rappresentare un rischio
Anche se in merito non esistono ancora dati certi, è bene sapere che alcuni farmaci potrebbero essere responsabili o dell'insorgenza o del peggioramento di sintomi legati al freddo, interagendo con i meccanismi dell'organismo di adattamento al freddo. Nella maggior parte dei casi, un farmaco non rappresenta, da solo, un rischio, soprattutto se ben utilizzato, ma può diventarlo soprattutto se coesistono fattori di suscettibilità individuale o in caso di determinate patologie. Alcuni farmaci possono aggravare gli effetti del freddo contrastando il normale funzionamento dei meccanismi di termoregolazione dell’organismo, altri farmaci alterando lo stato di vigilanza e quindi diminuendo la capacità di  utilizzare adeguatamente i mezzi di protezione dal freddo come gli impianti di riscaldamento ecc.

I farmaci che devono essere sottoposti ad un controllo più stretto sono:
- farmaci usati nel trattamento di patologie cardiovascolari: alcuni farmaci, usati nel trattamento dell'ipertensione e dell'angina pectoris, che possono alterare i meccanismi di difesa dal freddo. Nella terapia con la digossina, può essere necessario effettuare un aggiustamento del dosaggio del farmaco
- i farmaci prescritti per trattare l'ipotoroidismo possono contrastare l'aumento del metabolismo, necessario all’organismo per la produzione di calore
- la maggior parte dei farmaci che agiscono sullo stato di vigilanza (sedativi, ipnotici) può alterare la capacità di difendersi dal freddo
- alcuni farmaci per il trattamento dell'epilessia possono necessitare di un aggiustamento del dosaggio
- i neurolettici possono alterare il meccanismo di termoregolazione centrale dell'organismo e provocare un abbassamento della temperatura

Alcune precauzioni per la conservazione dei farmaci
In caso di farmaci che riportano le seguenti diciture “non refrigerare” o “non congelare”, occorre rispettare tali particolari precauzioni per evitare che il principio attivo possa andare in contro ad un processo di degradazione.
Tener presente che alcuni farmaci possono essere alterati dal congelamento o dallo scongelamento. È necessario verificare l'aspetto del prodotto all'apertura della scatola e in caso si ipotizzi una sua alterazione chiedere il parere del medico o del farmacista.

Tutti i farmaci la cui confezione è stata alterata dal congelamento (specialmente se l’involucro appare danneggiato) non devono essere usati.

03 dicembre 2013
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