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I pediatri della Sipps: “Tabacco fattore nocivo per i bambini, il Decreto va nella direzione giusta”


21 LUG - “Il decreto proposto dal Ministro Lorenzin va certamente nella direzione giusta e corregge le mancanze di quei genitori che mettono da parte il buon senso e decidono di fumare, incuranti dei danni che possono causare ai propri figli. I bambini sono infatti i più fragili e i più esposti al fumo passivo. Ma questo avviene non solo in macchina: l’esposizione al fumo passivo si determina, infatti, anche tra le mura domestiche”.
 
È questo il commento dei pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) al decreto legislativo che recepisce la “direttiva tabacco” imposta dall'Unione Europea.
 
“Nel 20° secolo – ha detto Salvatore Barberi, Pediatra Pneumo-allergologo dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Consigliere nazionale Sipps– il fumo di tabacco ha provocato circa il 9% dei decessi in tutto il mondo. L’Oms rende noto che ogni anno circa 6 milioni di persone muoiono per cause legate al tabacco. Se tutto questo non dovesse subire un brusco cambiamento di tendenza, nel corso del 21° secolo si potrebbe registrare fino a 1 miliardo di morti premature. In età pediatrica il tabacco costituisce il fattore nocivo ambientale più significativo per la salute dei bambini. Risalgono agli anni ’60 i primi studi epidemiologici su esposizione al fumo passivo e salute. Nel 1981 gli studi si concentrarono sull’associazione tra fumo passivo e cancro del polmone nei non fumatori e cinque anni più tardi si giunse alla conclusione che il fumo passivo provoca il cancro ai polmoni anche nei non fumatori.
 
“È ormai dimostrato – ha aggiunto Giuseppe Di Mauro, Presidente Sipps – che l’esposizione al fumo passivo è associata ad alcuni effetti negativi sulla salute dei bambini: dalla prematurità alla mortalità perinatale, dal ritardo di crescita intrauterino alla sindrome della morte improvvisa del lattante fino a sintomi respiratori e malattie quali l’asma ed le malattie cardiovascolari e le patologie dell’orecchio medio. Il fumo materno post-natale e quello paterno hanno invece aumentato il rischio di un intervento chirurgico per patologie dell’orecchio medio. Pertanto, dunque, il più importante fattore di rischio in gravidanza è fumare: è infatti associato al 5% di morti infantili, al 10% di nascite pretermine, al 30 di nascite di bambini Small for Gestational Age. Inoltre, il fumo attivo e l’esposizione
 

21 luglio 2015
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