22 SET - Si è ormai trasformato in uno scontro tra conservatori e riformisti il dibattito sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C all'interno del Ddl concorrenza. È quanto ritiene il Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti Vincenzo Devito secondo cui"le carte sono ormai sul tavolo. Da una parte tutti coloro che vogliono conservare e proteggere lobby e corporazioni, alcuni anche per interessi elettorali, dall'altra chi vuole innovare il Paese, dare nuove opportunità e dire basta allo strapotere corporativo che da troppi anni puntualmente condiziona a proprio favore le scelte del Parlamento".
"In parecchi - continua Devito - sono stanchi di dover sottostare a diktat di questo o quel piccolo o grande centro di potere. Una riprova l'abbiamo avuta proprio in queste ore dalle reazioni di molte forze politiche, di maggioranza ed opposizione. Abbiamo inviato a tutti i parlamentari una lettera senza alcuna richiesta se non quella di leggere la documentazione che conferma in maniera incontrovertibile i vantaggi della liberalizzazione dei farmaci di fascia C”.
“Il Ddl concorrenza – sottolinea - nella parte che riguarda i farmaci non ha nulla a che fare con l'innalzamento della competitività in Italia e se verrà approvata così come uscita dalle Commissioni finirà per ottenere il risultato contrario. Non siamo solo noi a dirlo, ma il Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi nel documento portato in Consiglio dei Ministri. Se non si mettono le premesse per un sistema "duale" di confronto dell'offerta nella distribuzione dei farmaci nessun vantaggio potrà essere colto dai consumatori, che paradossalmente rischiano di veder sfumare quel poco di concorrenza ottenuta con il decreto Bersani e parte del "Cresci Italia" del Governo Monti”.
Direttore generale
Ernesto Rodriquez