Confesercenti: “Giusto favorire moneta elettronica, ma no a obblighi e vincoli che ricadono solo sulle imprese”
02 DIC - “È giusto favorire l’utilizzo della moneta elettronica, ma bisogna assolutamente evitare di creare nuovi vincoli ed obblighi per le imprese e che i costi dell’operazione ricadano interamente su di esse”. Così Confesercenti commenta la notizia dell’emendamento alla Legge di Stabilità che abbassa il tetto sotto il quale è obbligatorio per gli esercenti accettare pagamenti con carte di credito e bancomat.
“Come abbiamo sempre sostenuto – si legge in una nota - , un maggiore uso della moneta elettronica sarebbe senz’altro positivo, perché diminuirebbe i rischi ed i costi connessi alla gestione del contante e andrebbe nella direzione di una maggiore possibilità di scelta da parte dei cittadini. Occorre però stare attenti ai possibili effetti collaterali per le imprese: infatti il previsto taglio delle commissioni sotto i 5 euro, efficace solo nel caso in cui sia totale, comunque non basta. La maggior parte delle attività commerciali vende prodotti di prezzo superiore, e l’aggravio portato dall’obbligo di Bancomat potrebbe raggiungere, secondo le nostre stime, i 1.700 euro l’anno per impresa”.
Per Confersercenti “il costo delle commissioni si potrebbe rivelare fatale per tutti quegli esercizi caratterizzati da pagamenti di piccola entità ma di grande volume – come i gestori carburanti, bar, tabaccai ed altri – che vedranno il proprio margine, già messo a dura prova dalla crisi, ridursi ulteriormente. Nel caso dei gestori carburanti, ad esempio, la nuova norma annullerebbe di fatto il margine sui rifornimenti da 5 euro in su, a causa delle commissioni. Il tetto dei cinque euro non mette al riparo nemmeno i tabaccai, visti i prezzi attuali delle sigarette”.
“Il problema – si precisa - dei bassi margini è stato implicitamente riconosciuto anche a livello normativo: non a caso, tempo fa, si era arrivati ad emanare una legge che prevedeva, per i distributori carburanti che accettavano transazioni elettroniche, l’eliminazione di tutte le commissioni per i pagamenti inferiori ai 100 euro. Legge totalmente disattesa da parte delle banche”.
“Se davvero vogliamo favorire la moneta elettronica – conclude la nota - , sarebbe meglio percorrere la strada degli incentivi fiscali, da riservare alle imprese e ai consumatori che usano carte di debito e di credito. Una strategia che, nei Paesi dove è stata applicata ha dato ottimi risultati, dando vita a un vero boom di transazioni elettroniche”.
02 dicembre 2015
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