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M5S: "Bocciata nostra mozione su Ssn, Governo vuole affossarlo"


26 OTT - “A fronte della nostra richiesta di assumere un serio impegno per difendere e ridare ossigeno al Sistema sanitario italiano, il Parlamento si è messo di traverso. E’ successo ieri, in occasione della discussione sulla mozione per la salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale. Usualmente questo tipo di provvedimenti, tesi a impegnare il governo, vengono approvati senza particolari problemi ma, in questo caso le cose sono andate diversamente: maggioranza ed esecutivo, per dare il via libera alla nostra mozione, avrebbero voluto che in sostanza stravolgessimo la natura delle richieste avanzate. Una pretesa inaccettabile e dunque rispedita al mittente che però da là misura di quanto il governo Renzi sia restio a intervenire con determinazione per apportare miglioramenti a un SSn che stanno lentamente, ma progressivamente, mandando alla deriva”. Così il gruppo M5s alla Camera.
 
“La volontà del governo di affossare il SSn e di negare definitivamente il diritto alla salute è reso evidente dalle cifre, che smentiscono qualunque dichiarazione di propaganda di Renzi e Lorenzin : il Def certifica che da qui al 2018 saranno quasi 10 i miliardi di mancato finanziamento aggiuntivo al Ssn (leggi tagli).
 
Nel dettaglio, qualche esempio sulle richieste di modifica avanzate dal governo (il quale avrebbe voluto anche l’eliminazione di tutte premesse della nostra mozione) che ci siamo rifiutati di accettare: eliminazione dalla richiesta di sostenibilità economica dei LEA nella parte in cui si chiedeva che tale sostenibilità non fosse subordinata all'appropriatezza prescrittiva o a condizioni di erogabilità. Sempre sui Lea: eliminare dalla richiesta di garanzia dei Livelli essenziali di assistenza la disincentivazione del ricorso alla sanità privata quale diretta conseguenza dell'inefficienza del Servizio sanitario nazionale. Sui farmaci, avevamo chiesto al governo di realizzare iniziative di valutazione sul controllo del prezzo, garantendo che le intese tra Aifa e aziende fossero trasparenti e conoscibili - il governo invece avrebbe voluto solo la valutazione dell’opportunità adagire in tal senso -. Avevamo anche chiesto che il ricorso all’intramoenia fosse la conseguenza della libera scelta del cittadino e non di una carenza nell'organizzazione dei servizi. A tutto questo e a molto altro il governo e la maggioranza hanno risposto “no” perché, rpima di smantellarlo definitivamente, questo sistema sanitario lo vogliono solo tenere a galla, non curarlo e migliorarlo”.

26 ottobre 2016
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