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Decreto Balduzzi. Più di 700 emendamenti. Barani (co-relatore): "Governo riscriva art. 1"


Tutti i gruppi hanno presentao emendamenti. La maggior parte riguarda il riordino delle cure primarie che “il governo - ci ha detto Barani, (Pdl) co-relatore del testo insieme a Turco, Pd - dovrebbe pensare a riformulare per venire incontro a richieste Parlamento e Regioni”. Il 15 il testo deve andare in Aula.

01 OTT - È scaduto alle 16 di oggi il termine per presentare gli emendamenti al decreto Balduzzi e in Commissione Affari Sociali della Camera, ci ha detto Lucio Barani, (Pdl) co-relatore del provvedimento insieme a Livia Turco, sono arrivati più di 700 emendamenti. L’articolo che ha interessato maggiormente i partiti è il primo, riforma della medicina territoriale a seguire governo clinico e intramoenia. L’Idv è il partito che ha presentato più emendamenti in rapporto al numero dei parlamentari presenti in commissione, fanalino di coda per Popolo e territorio con solo 5 proposte.
 
 
Onorevole Barani, più di 700 emendamenti sul Decreto Balduzzi, in tempi di prima repubblica si sarebbe detto “assalto alla diligenza”. Ostruzionismo o vero interesse della politica su questo tema?
Diciamo che la materia è interessante e i parlamentari della Commissione Affari sociali hanno voluto dare un contributo significativo per migliorarlo. Le posso assicurare che non c’è nessun ostruzionismo e le proposte emendative sono sicuramente migliorative del testo.
 
Qual è l’articolo che presenta più proposte di modifica?
L’articolo 1, riforma della medicina territoriale.
 
Sa quanti sono gli emendamenti per gruppo?
Il Pdl, il mio partito, ne ha presentati 284, il Pd 126, Popolo e Territorio 5, Fli 23, il Misto 24, l’Udc 84, la Lega 65, l’Idv 9. Ecco l’Italia dei Valori è il gruppo che in proporzione alla consistenza ne ha presentati più di tutti ovvero cinque per deputato mentre gli altri gruppi uno a deputato. A parte il Pd che ne ha presentati poco più di metà per deputato, il fanalino di coda è rappresentato da Popolo e Territorio che ne ha presentati solo 5. 
 
Oltre all’articolo 1 su quali altri articoli c’è l’interesse dei partiti?
Sicuramente il governo clinico e l’intramoenia, di un certo interesse anche la ludopatia e i Lea che comprendono queste nuove patologie, poi il farmaco e la medicina difensiva.
 
Farmindustria la scorsa settimana a margine dell’audizione in Commissione Affari Sociali ha criticato questo provvedimento dicendo che loro avevano già dato con la spending review. Sono state accolte le loro obiezioni?
Noi come relatori non abbiamo ancora accolto nulla perché non conosciamo nello specifico gli emendamenti, li avremo domani mattina e li leggeremo. Sicuramente sono stati presentati degli emendamenti che toccano questo punto ma il decreto con il farmaco centra poco nel senso dhe li sfiora marginalmente e il fatto che non vogliono neanche essere sfiorati è un loro desiderio legittimo, speriamo di accontentarli ma questa non è la spending review. Giovedì prossimo il governo emana il decreto sviluppo ed è lì che devono fare la battaglia.
 
Per quanto riguarda le critiche delle regioni invece mi sa dire qualcosa?
Le regioni hanno criticato l’articolo 1, quello che ha il maggior numero di emendamenti. Questo porterà il governo e i relatori a metterci mano.
 
Come saranno scadenzati i lavori della Commissione sul decreto?
Da domani mattina cominceremo ad esaminare gli emendamenti in Commissione andranno da mercoledì e per tutta la settimana, oltre alla prossima saranno lavorati per poi mandarli alle altre Commissioni per il parere in modo che da lunedì 15 ottobre il decreto sia pronto con il relatore per l’Aula.
 
Premesso che non li ha ancora visti, ma secondo la sua esperienza, quanti di questi emendamenti alla fine saranno accolti?
Da un punto di vista quantitativo credo che tra quelli del relatore e quelli veramente migliorativi diciamo uno su dieci, massimo uno su dodici. Quindi alla fine non più di 50, 60 emendamenti saranno accolti.
 
Lei come relatore ancora non ha presentato nulla giusto?
Esatto, i relatori li possono presentare in qualunque momento anche un minuto prima del voto finale. Adesso noi recepiamo, accogliamo o modifichiamo. Alcuni emendamenti li possiamo accogliere anche con modifiche. Sull’articolo uno secondo me il governo lo deve riformulare totalmente o altrimenti lo riformuleremo noi relatori perché tra le obiezioni delle regioni e l’alto numero di emendamenti presentati rischiamo di non finire in tempo. Con più di 150 emendamenti all’articolo uno e con le regioni che hanno detto “niet” dove andiamo? Meglio riscriverlo.
 
Stefano Simoni 

01 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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