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Stato Regioni. Fumata bianca sul riparto delle risorse Pnrr per l’Adi. Chiesto il rifinanziamento del fondo per l’Alzheimer e le demenze


Sancita intesa, dopo numerosi rinvii, sul riparto delle risorse Pnrr desinate all’Adi “Casa come primo luogo di cura“. Via libera anche alla proroga dei termini per poter accedere al fondo per l’Alzheimer e le demenze, ma le Regioni chiedono un rifinanziamento del Fondo con ulteriori 15 milioni complessivi per “consolidare e ampliare l’offerta di servizi”

13 OTT -

Sancita intesa, per i provvedimenti all’Ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni del 12 ottobre.

Dopo tre rinvii è stata trovata la quadra sullo schema di decreto del ministro della Salute, di concerto con il Mef di modifica del decreto interministeriale del 23 gennaio 2023, sulla ripartizione delle risorse Pnrr relative all'investimento M6 C1-1.2.1. “Casa come primo luogo di cura (Adi)”

L’ultima stesura del provvedimento che ha recepito le modifiche condivise a livello tecnico, come hanno chiarito le Regioni in una nota, è però condizionata all'impegno dei Ministeri competenti a ripartire le risorse di cui al comma 2, dell'articolo 4, dello schema di decreto, come rideterminate a seguito dell'attuazione del comma 3, lettera a), e le risorse di cui al comma 3, lettera b), alle Regioni e le Province autonome attraverso successivo decreto, adottato d'intesa con la Conferenza Stato Regioni. Il tutto condizionato dall'esito delle positive verifiche da parte della Commissione europea del raggiungimento del Target comunitario M6C1-6 che tenga conto:

- per le Regioni/Province autonome che hanno raggiunto il proprio target finale, del numero degli assistiti che determinino il superamento dei target incrementali finali assegnati a livello regionale/provinciale;

- per le Regioni/Province che non hanno raggiunto il proprio target finale, del numero degli assistiti incrementali over 65 presi in carico, rispetto alla base dati2019.

Governo e Regioni convengono che ”il decreto indicherà anche meccanismi sanzionatori che andranno a recuperare, per le Regioni/Province che non hanno raggiunto pienamente il target finale, l'eventuale eccedenza tra le somme complessivamente erogate a titolo di anticipazione nelle diverse annualità del piano e la valorizzazione degli assistiti incrementali effettivamente registrati fino a fine periodo, effettuata al costo standard previsto”.

Raggiunta l’intesa anche sullo schema di Decreto per la proroga dei termini sul riparto del fondo per l’Alzheimer e le demenze. Ma dalle Regioni arriva anche la richiesta di rifinanziare il fondo istituito con la Legge di Bilancio 2021 per il triennio 2024-2026, con ulteriori 15 milioni complessivi “al fine di continuare a investire in questa direzione cosi da consolidare e ampliare l‘offerta di servizi per le persone con disturbo neurocognitivo, garantendo una presa in carico riabilitativa continuativa e di qualità e raggiungendo, quindi, un maggior numero di cittadini che ne possono beneficiare”.



13 ottobre 2023
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