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Piano oncologico. Pronta per la Stato Regioni l’Intesa sul riparto del meccanismo premiale per il 2027

di E.M.

Conditio sine qua non per l'erogazione della quota premiale è l'effettivo raggiungimento degli obiettivi del Piano oncologico nazionale 2023-2027. Istituito, presso l'ex direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, il coordinamento generale delle reti oncologiche

29 APR -

Arriva all’attenzione della Conferenza l’intesa sullo schema di decreto sul riparto del fondo per l’implementazione del piano oncologico nazionale 2023-2027, che integra il decreto dell’8 novembre 2023 del ministero della Salute.

Il decreto - fermi restando, come del fondo per l’implementazione del Piano oncologici nazionale 2023-2027, i criteri e le modalità di riparto del fondo per l’implementazione del Piano oncologici nazionale 2023-2027 (Pon), pari a 10 milioni di euro per ciascun anno - definisce il meccanismo premiale a valere sul 2027.

Non solo, istituisce presso l’ex direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, il coordinamento generale delle reti oncologiche in attuazione delle linee guida organizzative e delle raccomandazioni per le reti oncologiche, approvate in Conferenza Stato Regioni nel 2019.

Il 25% delle risorse, riferite al 2027, già ripartite tra le regioni costituisce la quota premiale. Nell’ambito del programma quinquennale, delineato sempre nel decreto del 2023, sono definiti: le modalità di realizzazione delle linee strategiche prioritarie individuate dalle regioni con delibera di giunta, i relativi obiettivi specifici per ciascuna annualità e i risultati attesi.

Per il riconoscimento della quota premiale devono essere definiti i risultati attesi con specifico riferimento alla piena operatività delle reti oncologiche. Conditio sine qua non per l’erogazione della quota premiale è l’effettivo raggiungimento degli obiettivi, per ogni annualità, certificato attraverso le relazioni delle attività sancite dal decreto ministeriale del 2023.

Le eventuali quote premiali non trasferite e rimaste nella disponibilità del ministero della Salute sono ripartite in modo proporzionale tra le regioni e le province che hanno raggiunto gli obiettivi.

Per quanto riguarda il Coordinamento delle reti oncologiche sarà composto da: due rappresentanti del ministero della Salute, di cui uno della ex Direzione generale della programmazione sanitaria, con funzione di coordinatore e uno della ex Direzione generale della prevenzione sanitaria; un rappresentante di Agenas; un rappresentante dell’Istituto superiore di sanità; un rappresentante dell’Aifa; tre rappresentanti delle Regioni e delle province autonome individuati dalla commissione salute e infine un rappresentante individuato dall’associazione dei pazienti e delle dei cittadini.



29 aprile 2024
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