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Letta dopo consultazioni: “Governo sobrio e snello”. Ma pesano "gradazione politica" e Imu


Il presidente incaricato incontra i partiti. Aperture del Pdl. Sì convinto di Scelta Civica, Psi e Centro Democratico. Opposizione “non ideologica” della Lega. No a larghe intese di Sel. M5S “Non vediamo ancora cambiamento”. I mal di pancia del Pd. Ma restano aperte due questioni su tutte: quanta "politica" nell’esecutivo e l’Imu. 

25 APR - Il presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, per tutta la giornata è andato avanti con le consultazioni per la formazione del governo che in diretta streaming alla delegazione del M5S ha detto che sarà “sobrio e snello”.
Il premier incaricato al termine delle consultazioni ha detto che nel corso dei colloqui ha “tratto indicazioni positive sui tre grandi temi posti”. Ovvero emergenza economico-sociale, riforma della politica e ruolo dell’Europa”. Domani, ha fatto sapere Letta “sarà una giornata di riflessione” conclusa la quale, qualora il governo dovesse formarsi, Letta potrebbe salire al Colle già sabato per incontrare il Capo dello Stato con la lista dei ministri, quindi il dibattito per ottenere la fiducia da parte delle Camere potrebbe iniziare lunedì, dopo il giuramento dei ministri.
 
I nodi da sciogliere, come ha detto anche il segretario del Pdl, Alfano, al termine dell’incontro con Letta “ci sono” ma il Pdl “è comunque soddisfatto per le aperture ricevute da Letta”. I nodi dunque. Il primo è la questione Imu che il Pdl vorrebbe non solo ridurre “per il futuro, ma anche restituire per il passato”. Il secondo il tipo di gradazione politica da dare all'esecutivo che, anche in questo caso il Pdl ma anche la Lega vorrebbero “alto”.
Letta comunque pare intenzionato a trovare una mediazione sull’Imu. Ignazio La Russa, Fratelli d’Italia, ha riferito che il premier incaricato ha ascoltato con interesse la proposta di FdI di restituire l'imposta attraverso i titoli di Stato.
 
Il vice segretario del Pd oggi, ha incontrato nella Sala del Cavaliere, all’interno della Camera dei Deputati, le delegazioni dei partiti. I primi sono stati gli esponenti di Sel, i capigruppo, Loredana De Petris e Gennaro Migliore, e il leader Nichi Vendola che ha fatto subito capire a Letta che “le larghe intese sono un errore. Il contrario di quanto scritto nel documento di Italia Bene comune".
 
Appoggio incondizionato invece da parte di Psi e Centro democratico. “Siamo i più convinti sostenitori di questo Governo” hanno riferito Bruno Tabacci e Pino Pisicchio, dopo le consultazioni. Riccardo Nencini, segretario del Psi invece ha fatto sapere che: "Enrico Letta ha di fronte una salita scalabile ed ha la protezione del Colle. Letta ha la possibilità di dimostrare concretamente che sono finiti i tempi dell'anti socialismo".
Guido Crosetto, di Fratelli d'Italia, ha ribadito il no alla fiducia: “non crediamo ci sia la  possibilità per una fusione a freddo, abbiamo il dubbio ci sia una riedizione dell'esperienza del governo Monti”.
 
Scelta Civica, come detto ha dato piena disponibilità al premier incaricato per far nascere il governo, “attorno ad un programma serio che non faccia sconti a nessuno, a partire dal programma dei saggi e per affrontare le singole specifiche questioni", ha riferito Andrea Olivero, portavoce dei montiani.
 
La Lega non entrerà nel governo “non siamo interessati. Senza i nostri punti chiave - meno stato, meno sprechi, più federalismo - staremo all'opposizione, un'opposizione concreta, non ideologica. Cerchiamo un rapporto concreto col governo, per risolvere i problemi del Paese". Questa la posizione di Roberto Maroni al termine del colloquio con Letta che comunque ha detto di averlo trovato “molto determinato e concreto e consapevole che se il suo tentativo fallisce si va alle elezioni anticipate", ha detto il segretario della Lega”.
 
Intanto il Pd deve intanto fare i conti con i suoi mal di pancia, sciogliere nodi che ancora ci sono, decidere sul grado di coinvolgimento nel governo con il Pdl. Il rischio di una nuova frattura a sinistra per l'accordo con Berlusconi c'è. Per questo Letta ha riunito senza ufficialità i big del partito, a partire dal segretario dimissionario Pier Luigi Bersani. Renzi in giornata si è schierato al fianco di Letta. “Io e l'amministrazione fiorentina saremo al suo fianco per mettere fine ad una delle pagine più brutte inconcludenti della nostra storia». Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi riferendosi a Letta durante la celebrazione in Palazzo Vecchio del 25 aprile. “Ora arriva il momento nel quale gli auspici devono diventare realtà. Chi ha il coraggio delle proprie azioni deve arrivare in fondo, non deve disertare”.
 
Dopo il lungo incontro con Letta il segretario del Pdl, Angelo Alfano si è detto soddisfatto: “È stato un lungo incontro che abbiamo affrontato con spirito costruttivo per il bene dell'Italia, delle famiglie, delle imprese dei lavoratori. Lo stesso spirito costruttivo abbiamo riscontrato nell'approccio del presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, e quindi siamo soddisfatti di come questo incontro si è svolto”.  
 
Alfano che ha partecipato ala consultazione insieme ai capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani, oltre al coordinatore, Denis Verdini ha poi aggiunto che la “linea Pdl, espressa con grande chiarezza in queste ore dagli Usa dal presidente Berlusconi, è chiara: non stiamo ponendo questione di formule di governo né problema di poltrone e cadreghe, ma più concretamente un discorso per il bene dell'Italia che possa rialzarsi. C'è emergenza economica e solo su questo abbiamo incentrato l'incontro con Letta”.
 
Il segretario Pdl ha sottolineato ancora che l'intento del suo partito è “che possa nascere un governo che possa avere i nostri 8 punti come base. Abbiamo trovato delle aperture dal premier incaricato è chiaro che dei passi avanti sono stati compiuti è evidente che ci sono alcuni nodi da sciogliere, il nostro lavoro non si fermerà”.
 
Subito dopo l'incontro con il Pdl, Letta ha visto la delegazione del M5S e ha accettato che l'incontro fosse trasmesso in streaming. “Non vediamo ancora vero cambiamento” hanno detto i cittadini Crimi e Lombardi “Non c'è l'ipotesi di squadra di governo di alto profilo e scollegata dalle logiche portate avanti fino ad adesso. Serve un governo il più possibile al di sopra delle parti, non politico".
''Ce la sto mettendo tutta'', è stata la riposta di Letta “Vorrei un governo snello e sobrio e capace di avere una macchina da far partire subito, senza una precedente scuola guida”.

25 aprile 2013
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