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Piano nazionale della prevenzione 2014-2018. Arrivano dal ministero della Salute le linee di attuazione

di Stefano A. Inglese

Il documento, pubblicato sul portale del Ministero, individua specifiche “linee di supporto centrali” previste dal Pnp, declinate con apposite schede, i relativi obiettivi e output che le Direzioni generali dovranno conseguire, identificando le necessarie azioni e gli stakeholder da coinvolgere. IL DOCUMENTO

17 FEB - Promuovere la prevenzione all’interno del sistema sanitario, valorizzandone il contributo specifico e peculiare, e operando in un’ottica di trasversalità e intersettorialità anche al di fuori del sistema stesso.
 
A questo punta il “Documento di indirizzo per l'attuazione delle linee di supporto centrali al Piano nazionale della prevenzione 2014-2018”. Un Piano, approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 13 novembre 2014, che in continuità con il Pnp 2010-2012 prevedeva l’individuazione di “azioni centrali”, definite come azioni ritenute pertinenti al livello di governo centrale, per rendere più efficiente ed efficace l’insieme delle relazioni tra attori istituzionali (e tra questi e gli stakeholder) e, quindi, migliorare la capacità del sistema sanitario di erogare e promuovere interventi di prevenzione.
 
Con il Decreto ministeriale, approvato il 26 gennaio 2016 e pubblicato sul portale del ministero della Salute, si individuano quindi specifiche “linee di supporto centrali”, declinate con apposite schede, i relativi obiettivi e output che le Direzioni generali interessate dovranno conseguire, identificando le necessarie azioni e gli stakeholder da coinvolgere.
 
Le linee di supporto centrali, sono classificate  sulla base della pertinenza  ad assetti del sistema piuttosto che a tematiche specifiche, tenuto conto della impostazione scelta secondo le subfunzioni della stewardship.
Si distinguono pertanto due tipologie di linee strategiche: quelle che puntano a rafforzare la governance di sistema a livello nazionale e a livello regionale (tabella A del documento), e quelle per rafforzare/facilitare l’attuazione dei macro-obiettivi della pianificazione nazionale (tabella B del documento)
 
Un secondo livello di definizione strategica deriva dalle caratteristiche “intrinseche” dell’azione di governo e quindi ogni azione viene poi definita in base alle funzioni della stewardship in base al fatto che sia intesa a: esercitare influenza sugli interlocutori mediante azioni di indirizzo; garantire la realizzazione delle politiche fornendo strumenti per l’attuazione della programmazione; stabilire e mantenere collaborazioni e partnership; garantire la responsabilità (accountability); gestire sulla base della conoscenza.
 
Stefano A. Inglese

17 febbraio 2016
© Riproduzione riservata

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