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Def. Fucci (CoR): “Per la sanità nessuna buona nuova dal Governo”

di Benedetto Fucci

Per l'anno 2016 il fabbisogno sanitario nazionale standard è fissato al livello di 113,1 miliardi. È la conferma del costante calo di risorse destinate alla sanità pubblica. Inoltre viene considerato già attuato il rafforzamento del Patto per la salute 2014-2016, mentre in audizione presso i presidenti delle Regioni hanno affermato di ritenere indispensabile un approfondimento sulla effettiva sostenibilità dei tagli.

22 APR - Il DEF non contiene novità positive rispetto a quanto finora fatto dal Governo Renzi in materia di risorse per la sanità. Evidenzio subito il dato essenziale: per l'anno 2016 il fabbisogno sanitario nazionale standard è fissato al livello di 113,1 miliardi. Questa è la conferma del costante calo di risorse, a partire dal Patto della salute del 2014 per proseguire con le ultime due Leggi di stabilità, destinate alla sanità pubblica.
 
Oltretutto una quota del finanziamento al Servizio sanitario nazionale pari a 0,8 miliardi è subordinata all’adozione dei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea). A tal proposito noto però come il Governo, benchè la Legge di stabilità ne prevedesse il varo entro i primi di marzo, non abbia emanato il necessario decreto per la revisione dei Lea. Non metto in dubbio la complessità del provvedimento, rispetto alla quale però il Governo ha tutti gli strumenti. La vicenda dei Lea è esemplificativa dell'approssimazione totale con cui questo Governo guida le politiche sanitarie del nostro Paese.
 
Al tempo stesso il DEF sottolinea che nel periodo 2017-2019 il rapporto tra spesa sanitaria e prodotto interno lordo decrescerà per poi attestarsi, alla fine dell’arco temporale, ad un livello pari al 6,5%. Questa è una certezza mentre le previsioni di crescita del prodotto interno lordo descritta nel DEF è un'ipotesi che lascia perplessi pensando alla stime degli anni passati poi puntualmente disattese. Sarebbe importante che il Governo ci spiegasse, in un'ottica di programmazione, come sia possibile affrontare i molti temi aperti della sanità italiana nel momento in cui soltanto tra quattro anni, nel 2020, sarà possibile che la percentuale di PIL dedicata alla sanità torni a crescere.
 
Infine evidenzio come da un lato il DEF consideri già attuato il rafforzamento del Patto per la salute 2014-2016, mentre dall'altro lato in audizione presso le Commissioni Bilancio di Senato e Camera i presidenti delle Regioni abbiano affermato di ritenere indispensabile, già in vista della prossima legge di Stabilità, un approfondimento sulla effettiva sostenibilità dei tagli - nella sanità e negli altri comparti fondamentali della spesa pubblica - che sono ritenuti difficilmente sopportabili e poco realistici nella tempistica così come nelle modalità.
 
Francamente viene da chiedersi, di fronte a posizioni così differenti, dove sia la verità e viene quindi da stimolare il Governo a offrire una parola di chiarezza, ancor più in relazione alle risorse e all'amministrazione del Servizio sanitario nazionale.
 
Benedetto Fucci
Conservatori e Riformisti
Commissione Affari Sociali della Camera 


22 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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