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Ddl Lorenzin. Le 22 professioni sanitarie: “Approvazione necessaria entro Natale”


“Il Ddl Lorenzin è necessario non solo alle professioni sanitarie, ma anche ai pazienti. Per questo va approvato al più presto”. La richiesta arriva dai quattro presidenti delle Federazioni, Mangiacavalli, Vicario, Beux e Bortone, che rappresentano le 22 professioni sanitarie. L’appello alla Lorenzin: “accelerare l’iter del provvedimento per arrivare all’approvazione entro Natale”.

15 DIC - “Il Ddl Lorenzin deve essere calendarizzato e approvato al più presto: non ci sono più ragioni per un ulteriore rinvio, né i professionisti della Sanità sono disposti a perdere l’occasione per veder realizzate novità di cui hanno bisogno, che chiedono da anni e che in questa legislatura si sono concretizzate nel Ddl del ministro”. Nessun dubbio per i presidenti delle associazioni e Federazioni rappresentative delle 22 professioni sanitarie: circa 700 mila professionisti.
 
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Ipasvi, Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale delle ostetriche, Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale dei tecnici sanitari di radiologia medica e Antonio Bortone, presidente del Conaps, Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie, danno un secco ultimatum con la loro richiesta.
 
“Il Ddl Lorenzin – hanno continuato i rappresentanti delle professioni sanitarie - è necessario non solo alle professioni, ma anche ai pazienti, al nuovo modello di sistema sanitario che si va delineando e a non rimanere indietro rispetto a istanza ormai affermate a livello internazionale. Si va infatti dalla medicina di genere al coinvolgimento delle associazioni dei pazienti nella sperimentazione e nel monitoraggio delle cure, dal riordino delle professioni ormai necessario visto che la legge che regola Ordini e Collegi risale agli anni ’40 e i Collegi sono un’immagine obsoleta di una concezione antica di formazione ormai superata da decenni al riconoscimento del ministero come parte integrante del Ssn”.
 
“Per non parlare - hanno aggiunto - dell’inasprimento del reato di esercizio abusivo della professione, una vera piaga soprattutto tra le professioni sanitarie che penalizza oltre i professionisti i pazienti più fragili e bisognosi di aiuto, con l’innalzamento delle pene. Urge dare certezze ai cittadini sui professionisti chiamati a soddisfare i loro bisogni di salute. L’abusivismo in sanità è una minaccia per l’integrità della persona”.
 
“I 700 mila professionisti delle 22 professioni sanitarie che rappresentiamo – hanno concluso i quattro presidenti - non sono disposti a veder sfumare tutte queste e altre opportunità e chiedono in modo formale e ufficiale con fermezza e decisione al Parlamento, e soprattutto al presidente del Senato Pietro Grasso che ha in mano la carta vincente per l’approvazione del provvedimento, e al Governo, perché il ministro Lorenzin faccia di tutto, come finora ha fatto, per dare la massima accelerazione al Ddl che porta il suo nome, di accelerare l’iter del provvedimento che non ha bisogno di ulteriori discussioni, ma solo di una calendarizzazione per un’approvazione tanto veloce, quanto ormai scontata e possibilmente già la prossima settimana, entro Natale”.

15 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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