Piano nazionale cronicità. Marinoni e Spata (Fnomceo) membri della nuova Cabina di Regia
In qualità di rappresentanti della Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Guido Marinoni e Gianluigi Spata faranno parte della Cabina di regia del Piano nazionale cronicità, che si è insediata pochi giorni fa. La Cabina ha il compito di coordinare a livello centrale l’implementazione del Piano e monitorarne l’applicazione. Il presidente della Fnomceo Anelli: “la gestione della cronicità permetterà di sbloccare le liste d’attesa”.
29 GEN - “Nei lavori del tavolo porteremo l’esperienza maturata sul campo dai professionisti, elemento essenziale da integrarsi con l’analisi dei flussi di dati, con gli indicatori, e con gli altri aspetti programmatici”. Così
Guido Marinoni ha commentato il suo incarico, e quello di Gianluigi Spata, all'interno della
Cabina di regia del Piano nazionale cronicità. Entrami hanno ottenuto la nomina in rappresentanza della Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici.
Della Cabina di regia del Piano nazionale cronicità, insediatasi pochi giorni fa con il compito di coordinare a livello centrale l’implementazione del Piano e monitorarne l’applicazione e l’efficacia,
fanno parte medici, infermieri, cittadini, società scientifiche, istituzioni. La Cabina comprende i principali stakeholders della gestione dei malati e delle malattie croniche.
“Porteremo all’attenzione del tavolo quanto espresso dalle sperimentazioni già realizzate e chiederemo che le future progettualità tengano conto delle nuove questioni legate al ricambio generazionale. Perché – ha continuato Marinoni - va bene parlare di presa in carico del paziente, di gestione della cronicità, di assistenza su territorio: ma non dimentichiamo mai che non si può fare la medicina - e la buona sanità - senza i medici”.
“Sempre come Fnomceo – ha aggiunto
Gianluigi Spata - abbiamo evidenziato la necessità di prevedere anche percorsi strutturati di prevenzione primaria e secondaria delle principali patologie che sono correlate o sono esse stesse causa di aumento della cronicità. Altro elemento importante è l’integrazione e il coordinamento con le altre professioni sanitarie”.
“Una corretta gestione della cronicità – ha concluso
Filippo Anelli, presidente Fnomceo -
potrebbe essere uno strumento chiave per consentirci di risolvere o quantomeno di alleviare il problema delle liste d’attesa. La programmazione degli esami necessari per tenere sotto controllo le malattie croniche, infatti, e l’affidamento degli esami stessi al territorio consentirebbe di liberare gli ambulatori e laboratori degli ospedali, destinandoli alle urgenze e alle malattie acute”.
29 gennaio 2018
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