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Deroga iscrizione Ordine. Aiop: “Norma tutela migliaia di professionisti a rischio”


"La norma, per altro, crea i presupposti affinché in futuro non si possano creare situazioni analoghe, in quanto i nuovi elenchi speciali saranno “a esaurimento” e non potranno più essere attivati corsi di formazione regionali per il rilascio di titoli ai fini dell’esercizio delle professioni sanitarie", commenta l'Associazione degli ospedali privati.

24 DIC - L'Associazione italiana dell'ospedalità privata (in foto la presidente Barbara Cittadini) difende la deroga per l'iscrizione all'Ordine prevista dal maxiemendamento alla legge di Bilancio approvato dal Senato. "Il provvedimento - si legge in una nota - individua una soluzione che tutela i professionisti, che lavorano nella componente di diritto pubblico e in quella di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale. Senza questo provvedimento, moltissimi lavoratori avrebbero corso il rischio di perdere il proprio posto di lavoro. Rischio che, invece, viene scongiurato e, inoltre, viene messa in sicurezza la continuità dell’erogazione delle prestazioni garantite dal SSN, grazie alla previsione che possono continuare a svolgere la propria attività coloro che, attualmente, esercitano in assenza del requisito specifico, in quanto non obbligatorio prima dell'entrata in vigore della legge Lorenzin, purché abbiano svolto la stessa attività professionale per un periodo minimo di 36 mesi negli ultimi 10 anni".
 
Secondo Aiop la norma "tutela numerosi lavoratori, che hanno esercitato per anni e che, oggi, a causa della sovrapposizione di successive previsioni legislative, avrebbero avuta messa in discussione la possibilità di continuare ad esercitare il loro lavoro, in taluni casi a pochi anni dalla pensione".
 
"Si tratta di professionisti - spiega Aiop - che si sono formati in scuole statali o private equiparate, i quali, semplicemente per il mutare della legislazione vigente, non hanno potuto ottenere il riconoscimento del proprio diploma. La norma, per altro, crea i presupposti affinché in futuro non si possano creare situazioni analoghe, in quanto i nuovi elenchi speciali saranno “a esaurimento” e non potranno più essere attivati corsi di formazione regionali per il rilascio di titoli ai fini dell’esercizio delle professioni sanitarie".
 
"Sarebbe auspicabile che gli ordini professionali sviluppassero, anche con questi nuovi iscritti, adeguate iniziative formative di aggiornamento per promuovere un miglioramento continuo della qualità dell’assistenza", conclude Aiop.

24 dicembre 2018
© Riproduzione riservata

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