M5S: “Fase 2 . Falso che altri Paesi vanno più veloci”
"Non è assolutamente vero che l’Italia è l’unico Paese a non voler allentare le misure. Basta guardare l’esempio della Germania, che subito dopo l'allentamento delle misure di contenimento ha visto il tasso di contagio risalire a 1, ovvero ogni persona infetta ne contagia un'altra. In Francia invece il lockdown sarà in vigore ancora fino all’11 maggio e slitta anche lì, la riapertura delle scuole". Così i parlamenteri pentastellati delle Commissioni Affari Sociali e Sanità
28 APR - “In questi giorni in molti stanno cercando di far credere ai cittadini che dal 4 maggio si possa tornare alla normalità, come se il virus non fosse mai arrivato. L’allentamento graduale delle misure di contenimento predisposto dal governo nella Fase 2, segue i criteri della responsabilità e della prudenza. Non è assolutamente vero che l’Italia è l’unico Paese a non voler allentare le misure. Basta guardare l’esempio della Germania, che subito dopo l'allentamento delle misure di contenimento ha visto il tasso di contagio risalire a 1, ovvero ogni persona infetta ne contagia un'altra”.
Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle componenti della commissione Affari Sociali e Sanità della Camera.
“In Francia invece il lockdown sarà in vigore ancora fino all’11 maggio e slitta anche lì, la riapertura delle scuole. La Spagna, come l’Italia, sta iniziando a concedere i primi allentamenti, come lo sport e le passeggiate. Infine in Inghilterra proprio ieri il premier Boris Johnson ha fatto chiaramente intendere che per ora di allentare il lockdown non se ne parla. Quindi, non è assolutamente vero che tutti gli altri Paesi sono più veloci del nostro. Pur comprendendo il disagio che molti cittadini stanno affrontando, ricordiamo che le misure studiate dal governo, ascoltati anche gli esperti del comitato tecnico scientifico, puntano alla responsabilità. Il nostro Paese non può permettersi una ricaduta proprio ora, e l’unico obiettivo è solo quello di preservare la salute di tutti i cittadini”, concludono.
28 aprile 2020
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