La sentenza della Cassazione: colpa esclusa se sanitario si attiene a linee guida
26 APR - La Corte di cassazione, con la
sentenza n. 16237 del 9 aprile 2013, ha fornito importanti chiarimenti in materia di colpa medica, anche alla luce della recente disposizione introdotta dall'articolo 3 della Legge n. 189/2012 (Legge Balduzzi), con la quale è stata operata una parziale abolizione della fattispecie di omicidio colposo, con l'esclusione della colpa lieve nel caso in cui il sanitario si attenga alle linee guida e alle buone pratiche terapeutiche.
Secondo la Suprema corte, in particolare, “alla stregua della nuova legge, le linee guida accreditate operano come direttiva scientifica per l'esercente le professioni sanitarie”; così, l'osservanza di queste linee guida costituisce uno scudo protettivo contro istanze punitive che non trovino la loro giustificazione nella necessità di sanzionare penalmente errori gravi commessi nel processo di adeguamento del sapere codificato alle peculiarità contingenti. Questa disciplina – precisa la Corte – “trova il suo terreno di elezione nell'ambito dell'imperizia”.
In ogni caso, la colpa avrà connotati di gravità solo qualora l'erronea conformazione all'approccio terapeutico risulti “marcatamente distante dalle necessità di adeguamento alle peculiarità della malattia, al suo sviluppo, alle condizioni del paziente”.
26 aprile 2013
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