L’allarme della Cosmed: “No al pensionamento obbligatorio per i dirigenti sanitari”

26 AGO - Il decreto legge sulla pubblica amministrazione all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi, stando alle anticipazioni di stampa, contiene una inaccettabile interpretazione del pensionamento obbligatorio che di fatto potrebbe consentire alle amministrazioni di licenziare i dirigenti sanitari a 65 anni.
 
“Se questa norma fosse confermata – si legge in una nota Cosmed – entro settembre molti colleghi saranno costretti a lasciare il posto di lavoro, in spregio a contratti individuali già sottoscritti e ad alcune sentenze del Tar Lazio che prolungavano la permanenza in servizio. Cosa ancor più grave – prosegue Troise – è che questi posti di lavoro non saranno rimpiazzati da colleghi più giovani, ma saranno lasciati scoperti con un inimmaginabile danno per i servizi ai cittadini. Chiediamo al Governo di tenere conto della legge in vigore (183 del 2011) che consente la permanenza in servizio dei dirigenti sanitari fino al 40° anno di servizio effettivo”.
 
“Si riapre una partita che ritenevamo chiusa – conclude il comunicato – ma la Cosmed tutelerà nelle sedi giudiziarie i principi e i contenuti della legge e con essi i diritti già sanciti per i dirigenti sanitari del Ssn”.

26 agosto 2013
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