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Intelligenza artificiale e assicurazioni. Guidoni (Fondazione ANIA): “Utilissima per storicizzare sinistri e velocizzare liquidazioni”

di Arnaldo Iodice

Le prospettive dell’IA nel settore assicurativo spiegate da Umberto Guidoni, Segretario generale della Fondazione dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che ha partecipato al convegno “Gli scenari gestionali e assicurativi nella sanità italiana” all’Università Sapienza di Roma

09 GIU -

L’intelligenza artificiale è ormai una realtà che si sta affermando sempre di più in ogni settore e in ogni ambito della nostra vita. Le sue applicazioni sono al momento molto numerose e lo saranno in maniera sempre più massiccia nei prossimi anni. Il settore assicurativo non fa ovviamente eccezione. “Quella dei sinistri – spiega Umberto Guidoni, Segretario generale Fondazione ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) e co-direttore generale ANIA – è una delle fasi più importanti nel processo assicurativo. Si identificano nel rapporto diretto con il cliente quando l'assicurato subisce un danno. Avere la possibilità di utilizzare la tecnologia consente innanzitutto una velocizzazione del processo liquidativo perché permette una definizione dei fatti e delle responsabilità più immediate e, soprattutto, una migliore definizione del danno, e quindi della quantificazione dello stesso”.

Guidoni, presente al convegno “Gli scenari gestionali e assicurativi nella sanità italiana”, organizzato all’Università Sapienza di Roma nei giorni 8 e 9 giugno proprio per discutere delle opportunità (e dei rischi) dell’intelligenza artificiale applicata al settore sanitario e, in particolare, alla medicina legale, aggiunge che “in un contesto in cui operano più soggetti, è importante avere la possibilità di velocizzare anche la comunicazione che tra questi soggetti ci dev'essere. Mi riferisco, ad esempio, al medico legale o all’avvocato, ma anche proprio al liquidatore. In questo modo viene migliorato il processo liquidativo e quindi il servizio al cliente”.

Ciò che è certo, secondo il Segretario generale della Fondazione ANIA, è che “l'intelligenza artificiale è un fattore ulteriore di sviluppo tecnologico e in questo caso consente una processazione del dato che evidentemente rende più oggettivabile il sinistro. Avere una storicizzazione dei sinistri che presentano caratteristiche simili e poterli processare con metodologie simili, permette al liquidatore di avere una migliore conoscenza del danno e quindi di essere più oggettivo anche nella liquidazione dello stesso”.


Arnaldo Iodice



09 giugno 2023
© Riproduzione riservata

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