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Fimmg: “Dobbiamo fare in modo che il paziente possa sempre riconoscere in noi il proprio medico”


Il Segretario Scotti al termine dell’ultimo Congresso: “Conferma dell’attuale stato contrattuale di convenzione oggi previsto, confermando l’assoluta contrarietà, nell’interesse dei cittadini e del SSN, alla trasformazione dei sistemi territoriali convenzionati verso la dipendenza o sistemi misti”. LA MOZIONE FINALE

09 OTT -

“Non solo un Congresso sindacale, ma il Congresso di una parte della società civile che è attenta a ciò che accade e che cerca di trovare all’interno di un sistema professionale un contributo alla soluzione dei problemi dei cittadini. Ci troviamo ad affrontare un bivio importante ed è nostro compito trovare la strada per una medicina generale che fortifichi sempre più il rapporto con i pazienti, a prescindere dallo strumento tecnologico che la intermedierà. Dobbiamo fare in modo che il paziente possa sempre riconoscere in noi il proprio medico”. Lo ha detto il Segretario generale nazionale Silvestro Scotti in chiusura dell’81simo Congresso nazionale Fimmg a Villasimius (Cagliari). Votata all’unanimità anche la mozione di chiusura del Congresso, nella quale viene espresso apprezzamento per l’efficacia, l’attualità e l’importanza del tema scelto e sintetizzato nel titolo “La medicina generale al bivio tra mura e cura. Investimenti e digitalizzazione nel rispetto dei valori umanistici e professionali”, che con visione chiara indica le criticità e le proposte per la sopravvivenza del SSN.

Il Congresso ha inteso rinnovare nella mozione la soddisfazione ed il plauso per l’intenso programma scientifico e per il notevole livello del programma politico consolidato da interlocuzioni leali e saldamente legate al mandato della valorizzazione del ruolo del medico di famiglia. Sottolineata anche la necessità della valorizzazione economica, del personale convenzionato nella prossima Legge di Bilancio, anche al fine di sostenere l’aumento dei costi negli investimenti per il personale di supporto (collaboratori/infermieri), tecnologie innovative e strutture che la categoria sta sostenendo nell’interesse degli obiettivi del SSN.

Espressa con fermezza la necessità di riconoscere la medicina generale come impresa solidale e di introdurre meccanismi indiretti di vantaggio fiscale applicabili al reddito accessorio, considerato che gli obiettivi raggiungibili con queste progettualità produrranno servizi e conseguenti risultati assistenziali al servizio pubblico, determinando potenzialmente risparmi più che spese.

Il Congresso accoglie con favore l’avvio delle trattative per l’ACN 2019-2021, in primo luogo per il recupero delle risorse economiche da anni attese, ma anche per il completamento dell’introduzione delle AFT e del Ruolo Unico al fine di consolidare la rete degli studi di medicina generale. Auspica una rapida conclusione delle trattative, condizione necessaria per l’immediata adozione dell’Atto di Indirizzo e per l’apertura della trattativa 2022-2024, che porti al necessario allineamento temporale dell’ACN per l’attuazione dell’evoluzione della medicina territoriale e propedeutico alla realizzazione degli obiettivi della Missione 6 del PNRR.

Inoltre, il Congresso nazionale della Fimmg ritiene imprescindibile la conferma dell’attuale stato contrattuale di convenzione oggi previsto, confermando l’assoluta contrarietà, nell’interesse dei cittadini e del SSN, alla trasformazione dei sistemi territoriali convenzionati verso la dipendenza o sistemi misti. Accoglie con soddisfazione la convinta volontà del presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga di concludere in tempi rapidi la contrattazione del triennio 2019/2021 per avviare la trattativa del triennio 2022/2024, pensiero rafforzato dal Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, ribadito dagli interventi in presenza dell’assessore Guido Bertolaso e dall’assessore Carlo Doria.

L’81simo congresso nazionale della Fimmg ha voluto, nella mozione conclusiva, ringraziare il ministro Orazio Schillaci per la sua ferma volontà di non far mancare la sua presenza al congresso nazionale della Fimmg e per aver sottolineato nel suo intervento la necessità di rendere più attrattiva la formazione post laurea in medicina generale attraverso un nuovo percorso che la trasformi in scuola di specializzazione, di cui i medici di medicina generale siano coordinatori e docenti. Evidenziata e condivisa, poi, la necessità di individuare le modalità di coinvolgimento delle AFT nella riforma del territorio come forma di casa della comunità Spoke, in relazione funzionale con le case Hub, ribadendo la forte, costruttiva e leale collaborazione tra la Fimmg e la struttura ministeriale già in atto nel corso dell’ultimo anno che continua e continuerà in percorsi condivisi.

Apprezzamento viene espresso per i percorsi di evoluzione del SSN, ed in particolare della medicina generale prospettati dal Sen. Franco Zaffini, presidente della commissione affari sociali e sanità, e della espressa volontà di perseguirne, in tempi brevi, la loro attuazione.

La mozione riconosce inoltre all’onorevole Marta Schifone l’impegno di supporto legislativo profuso che ha portato, tra l’altro, all’approvazione dell’emendamento che nel modificare la compatibilità tra attività oraria e fiduciaria ha posto le basi per una più efficace realizzazione del Ruolo Unico nell’ambito della AFT. Sentito il ringraziamento rivolto a S.E. il Cardinale Gianfranco Ravasi per voler essere ogni anno vicino alla Medicina Generale e alla Fimmg. E forte arriva il plauso all’elezione del nuovo Esecutivo del Settore speciale Fimmg Formazione e ringrazia l’uscente Esecutivo per il lavoro svolto. Il congresso plaude infine alla modifica del regolamento nazionale che dà il via alla piena realizzazione del Settore Speciale Pensionati Fimmg, strumento fondamentale. che attraverso l’enorme bagaglio di esperienza, culturale e formativo dei Medici in quiescenza sono risorsa preziosa per le politiche rivolte alla formazione, della previdenza e ordinistiche.



09 ottobre 2023
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