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Sciopero medici. Schillaci: “Disponibili a trovare soluzioni e incontrare sindacati”. La replica: “Si a incontro ma per revoca servono i fatti”


Il Ministro della Salute dopo la proclamazione dello sciopero da parte di Anaao e Cimo-Fesmed: “Nella legge di Bilancio ci sono segnali importanti per medici e cittadini. Siamo disponibili a trovare delle soluzioni condivise”. I sindacati: “Se dovessero arrivare soluzioni concrete, soprattutto sulle pensioni e sulla questione liste d'attesa-incrementi contrattuali, si può pensare di percorrere una strada diversa”.

08 NOV -

"Abbiamo sempre dialogato con i sindacati medici e continueremo a farlo. Io stesso sono un medico e credo di conoscere bene i problemi della sanità pubblica: nella legge di Bilancio ci sono segnali importanti per medici e cittadini. Siamo disponibili a trovare delle soluzioni condivise" con la categoria. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite di 'Start' su SkyTg24, commentando lo sciopero dei medici indetto per il prossimo 5 dicembre da Anaao e Cimo-Fesmed.

“Le liste di attesa sono piene di esami inutili e dovuti alla medicina difensiva – ha ricordato il Ministro - che costa 10 miliardi di euro l'anno. I lavori per il provvedimento sulla depenalizzazione dell'atto medico vanno avanti: stanno procedendo le audizioni in commissione e credo che in tempi rapidi si arriverà ad una definizione con dei provvedimenti. Questo provvedimento sulla medicina difensiva può risultare determinante perché si risparmierebbero fondi importanti”.

Poi nel pomeriggio, intervenendo alla convention di Fiaso a Roma, Schillaci ha aggiunto: "Sto lavorando con altri esponenti del Governo, in particolare con la ministra Calderone, sul tema delle pensioni dei medici. Più tardi ho un incontro importante. Cerchiamo di trovare una soluzione a questo problema. L'ultimo dei miei pensieri e delle mie volontà è che e i medici se ne vadano in pensione prima dei tempi previsti. Soprattutto in un momento come questo dove la gobba pensionistica è al massimo dello stress. Vogliamo trovare una soluzione che sia soddisfacente".

La replica dei sindacati. “Se il ministro della Salute Orazio Schillaci ci convoca, andiamo, senza dubbio, ma per revocare lo sciopero serve altro. Servono fatti". Così all'Adnkronos Salute Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao-Assomed.

Sulla stessa lunghezza d'onda Guido Quici, il presidente di Cimo-Fesmed, l'altro sindacato che ha proclamato lo sciopero del 5 dicembre. "Se il ministro ci convocherà - rimarca - andremo con idee chiare e decise, ma al momento non si revoca assolutamente lo sciopero. Se dovessero arrivare soluzioni concrete, soprattutto sulle pensioni e sulla questione liste d'attesa-incrementi contrattuali, si può pensare di percorrere una strada diversa. Ma al momento, non si pone proprio il problema".

Per i medici, la norma sul taglio delle pensioni è stata come un pugno. "La disposizione sulle pensioni incide in modo strutturale sulla vita di decine di migliaia di medici - spiega - il taglio può arrivare fino a 900 euro circa". Il timore è che il Governo congeli ora il provvedimento per rinviarlo di qualche anno. "Noi chiediamo che la norma sia cancellata - sottolinea - intanto vedremo in che modo il governo ha intenzione di modificarla". Nel mirino anche gli incentivi ai medici per lavorare di più per abbattere le liste d'attesa. "Non si risolverà il problema, è una mancia alle Regioni", chiosa il presidente di Cimo-Fesmed.



08 novembre 2023
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