“Per quanto concerne il Consiglio di presidenza – prosegue - , in particolare, la proposta di riforma prevede l’allargamento a 21 componenti, la cui nomina è affidata alle singole Unioni regionali e alle associazioni provinciali di Aosta, Bolzano e Trento (un rappresentante per organizzazione territoriale, scelto «tra i componenti del suo organo collegiale»). Del Consiglio, inoltre, devono fare parte almeno sei farmacisti rurali; in caso contrario, l’assemblea del Sunifar provvede all’integrazione nominando i delegati mancanti”.
“In materia di farmacie di capitale – si precisa - , invece, la proposta di riforma riconosce un voto alle società che gestiscono fino a cinque farmacie, due voti a quelle che ne gestiscono fino a dieci e avanti di seguito per multipli di cinque, secondo un conteggio che andrà ripetuto in ogni provincia dove hanno sede le farmacie della società. E a proposito di province, la bozza stabilisce che «in caso di istituzione di nuove province o soppressione di province esistenti, le associazioni provinciali mantengono gli ambiti territoriali di rappresentanza determinati dai confini geografici in essere al 31 dicembre 2012»”.
Per quanto concerne la rieleggibilità delle cariche apicali, infine, “la bozza dispone che le persone elette a Consiglio di presidenza, Presidenza nazionale, Giunta esecutiva, Presidenza del Sunifar, Collegio sindacale e Collegio dei probiviri «rimangono in carica per tre anni e sono rieleggibili alla stessa carica per un massimo di tre mandati consecutivi», senza nessuna variazione rispetto a quanto prevede l’attuale Statuto”.
La proposta di riforma comincerà a essere discussa nell’Assemblea nazionale in programma a dicembre; in vista dell’appuntamento, scrive Federfarma nella circolare, «le organizzazioni territoriali sono invitate a valutare con la doverosa attenzione il testo e far pervenire a questa Federazione eventuali suggerimenti, osservazioni e/o proposte»
27 ottobre 2016
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