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Specializzazioni mediche: per il 2018-19 ci sono 2 mila borse in più rispetto allo scorso anno (+30%). Il totale arriva a 8.935

di Angelo Mastrillo

Dal Miur nuova integrazione del numero di borse. Va riconosciuto che l’attuale Governo ha dato una significativa svolta in positivo per l’aumento dei posti a bando. Resta però e ancora il gap della carenza di posti per metà dei 17.600 candidati che il 2 luglio scorso hanno sostenuto la prova di ammissione. LA TABELLA

15 LUG - Con i Decreti dell’8, 10 e 12 luglio il MIUR ha aumentato del 30% la disponibilità dei contratti di specializzazione per le 50 Scuole di Medicina. Rispetto alle 6.934 borse assegnate lo scorso anno ora sono 8.935, con ben 2.001 in più, pari al +29% (vedasi tabella).

 
L’incremento è dovuto prevalentemente al maggiore impegno dello Stato con 1.800 posti in più dei 6.200 dello scorso anno con totale di 8.000, pari al +20%. In aumento anche il contributo delle Regioni da 640 a 771 (+20%) e quello degli altri Enti, da 94 a 164 (+74%), inoltre per i Medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale con +46 da 194 a 240 (+24%).
 
A questi si aggiungono anche i 28 posti riservati per i Militari, che sono gli unici in calo rispetto ai 41 dello scorso anno.
 
Analogamente allo scorso anno l’aumento maggiore riguarda la Specializzazione in Medicina di emergenza e urgenza che sale di +229, da 256 a 483 (+89% rispetto al +41,1% dello scorso anno) per l’aumento delle borse da parte dello Stato, da 162 a 391, e resta stabile quello delle Regioni con 79 posti.
 
In aumento anche Pediatria con +33%, da 488 a 636, Anestesiologia e Rianimazione con +33%, da 744 a 962. Con valori inferiori l’aumento riguarda anche Medicina Interna, da 353 a 485 (+37%) e Chirurgia generale con +110, da 379 a 489 (+29%). Sotto l’aumento di 100 posti e fino a 2 tutte le altre Specializzazioni.
 
Fra queste, quella con il maggior aumento percentuale è Chirurgia Pediatrica che raddoppia da 16 a 33. Mentre gli aumenti più bassi in valori percentuali riguardano Cardiochirurgia con +15% da 52 a 60, Radiodiagnostica con +13% da 432 a 490, Medicina nucleare con 13% da 56 a 63 e infine Dermatologia con +9% da 81 a 88.
 
A differenza dello scorso anno in cui per 19 Scuole ci furono riduzioni, ora l’aumento è invece generalizzato.
 
Come è noto le Borse assegnate ogni anno sono insufficienti perché inferiori a quelle stabilite dagli Accordi Stato-Regioni. Ma quest’anno la situazione si ribalta perché con gli 8.920 assegnati la differenza è di +351 rispetto agli 8.569 dell’Accordo Stato-Regioni, con +4%.
 
Lo scorso anno furono 6.934, con 1.635 in meno (-24%). Analoga situazione due anni fa con 7.967 chiesti dalle Regioni e 6.676 messi a bando dal MIUR, con 1.291 in meno (-19%).
Questo ha di fatto determinato nel corso degli ultimi anni un preoccupante “imbuto formativo”
 
In conclusione, indubbiamente, ora va riconosciuto che l’attuale Governo ha dato una significativa svolta in positivo per l’aumento dei posti a bando, come ha evidenziato il Presidente della FNOMCEO, Filippo Anelli.
 
Ma c’è un altro dato positivo, annunciato dal Ministro Marco Bussetti, durante il recente Question Time alla Camera dei Deputati: il raddoppio dei posti per la Specializzazione in Medicina Generale, da 1.018 a 2.093 (+106%). E così in totale la disponibilità di posti sarebbe di ben 11 mila, quindi con 2.763 posti in più degli 8.412 dello scoro anno, pari al +33%.
 
Resta però e ancora il gap della carenza di posti per metà dei 17.600 candidati che il 2 luglio scorso hanno sostenuto la prova di ammissione. Sono oltre il doppio perché nel corso degli ultimi 15 anni, sia perché si sono accumulati gli esclusi annuali e sia perché a forza di ritardi e slittamenti è di fatto saltato un anno. Restano quindi i cosiddetti “camici grigi” che vivono in un limbo preoccupante.
 
Angelo Mastrillo      


15 luglio 2019
© Riproduzione riservata

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