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Covid in gravidanza, nessuna certezza sulle conseguenze per i bimbi

di Daniele De Luca

27 APR - Gentile Direttore,
uno studio recentemente pubblicato su JAMA Network Open e commentato su Quotidiano Sanità sembra suggerire che i bambini nati da madri che hanno avuto Covid-19 lieve o asintomatico durante la gravidanza non presentino alterazioni, neurologiche a distanza. Questa incoraggiante notizia va però letta criticamente nell’ambito della complessa realtà del Covid-19 neonatale e delle nostre conoscenze, tuttora in divenire. Le conseguenze del Covid-19 in gravidanza sono infatti, molteplici e multiformi, con vari fattori che interagiscono tra loro e influiscono sulle possibili manifestazioni, le quali possono essere assenti oppure molto gravi, come la prematurità indotta ed il Covid-19 neonatale che seppur raro, in alcuni casi particolari può mettere a rischio le prognosi quad vitam e quad valetudinem del neonato.

Lo studio in questione riporta una notizia positiva ma almeno altri due studi eseguiti in Spagna (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35507630/) e negli Stati Uniti (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35679048/) riportano purtroppo dati contrastanti (uno di questi è stato pubblicato sulla stessa rivista JAMA Network Open). Questi studi infatti descrivono anomalie dello sviluppo neurologico significative nei bambini figli di madre con Covid-19 a 5 e 12 mesi di vita. Più recentemente, solo una settimana fa, Pediatrics pubblicava due casi, osservati a Miami, con Covid-19 neonatale occorso per infezione verticale (dalla madre al bambino) e danni neurologici importanti e deceduti dopo 1 anno di vita (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37021494/). L’esame autoptico aveva mostrato positività all’immunoistochimica del tessuto cerebrale per proteine del SARS-CoV-2 suggerendo una persistenza del virus in quel tessuto. Questo non indica che se si trattasse di una replicazione attiva e diversi dati sono mancanti, ma certamente la persistenza delle proteine virali nel tessuto cerebrale non può essere considerata un evento fisiologico.

Attualmente i dati meta-analitici ottenuti in collaborazione con l’OMS indicano che solo circa il 2% dei figli di madre con Covid-19 si infettano verticalmente. I nostri studi hanno mostrato che circa la metà di questi è totalmente asintomatica, ma hanno altresì appurato che:

1) l’altra metà presenta sintomi che possono interessare praticamente qualunque organo (Nat Commun 2020);

2) il Covid-19 in prossimità del parto aumenta il rischio di sofferenza ipossica del neonato e la necessità di rianimazione neonatale (Am J Obstet Gynecol 2022);

3) i neonati che si infettano verticalmente (dalla madre) piuttosto che per via aerea sono meno gravi (dati del registro internazionale EPICENTRE).

Alcune di queste caratteristiche sono comprensibili alla luce delle conoscenze odierne sulla biologia perinatale e del SARS-CoV-2, altre invece ancora no. Le possibili conseguenze a lungo termine dell’esposizione al SARS-CoV-2 durante le prime fasi della vita rientrano purtroppo nel secondo gruppo e sono pertanto ancora poco conosciute e soprattutto poco comprese nei loro meccanismi eziopatogenetici.

Questi esempi, lungi dal rappresentare una lista esaustiva che richiederebbe una revisione della vasta e complessa letteratura sull’argomento, suggeriscono di prestare cautela e non considerare il binomio “Covid-19 e neonato” come un ossimoro inesistente. Non aver mai osservato conseguenze neonatali del Covid-19 non vuol dire che esse non esistano ma che sono molto rare. Ne consegue che: 1) è difficile studiarle e sono necessari strumenti e disegni particolari; 2) la vaccinazione delle donne incinte, ove non già immunizzate, resta di importanza cruciale; 3) il clinico deve mantenere un alto indice di sospetto e l’infezione da SARS-CoV-2 nel bambino o nella madre va inserita nel processo di diagnosi differenziale che un buon neonatologo deve seguire, davanti a quadri clinici che possono essere i più variabili, per poter adeguatamente gestire i propri pazienti.

Prof. Daniele De Luca
Ordinario di Neonatologia, Università Paris Saclay
Presidente, European Society for Pediatric and Neonatal Intensive Care
Coordinatore, EPICENTRE international registry on pediatric and neonatal Covid

27 aprile 2023
© Riproduzione riservata

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