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Lombardia. Dirigenza di area. Serve una circolare o non se ne farà nulla

di Gianni Melotti

24 OTT - Gentile Direttore,
purtroppo penso che la situazione sulle dirigenze di area in Lombardia non potrà che trasformarsi in un altro fiasco e non solo per le note vicende che vedono traballare la stabilità politica della Regione. Non certo perché manchino i giusti riferimenti normativi/giurisprudenziali del caso, per poter superare le attuali logiche anguste dei Sitra, migliorare l’esistente e, soprattutto, per non ripetere le stesse contraddizioni in avvenire.
 
Ormai, come ho già scritto, su questo argomento si è andati contro ogni logica. Del resto, anche tralasciando i Sitra con più dirigenti, ma tutti infermieri, si è mai chiesto perché un medico non possa ambire a fare la stessa cosa, se ad un infermiere è consentita la gestione di tutte le altre professioni di comparto? Assurdo, vero? Si! Sia per gli uni che per gli altri.
 
Orbene , “come estrema ratio”, credo sia indispensabile una circolare interpretativa dal momento che potrebbe non risultare chiaro, alle periferie, in quale maniera, nella Delibera sulle linee guida per la stesura dei Poa, sia stata recepita la mozione del dr. Giorgio Puricelli, n. 142/11, votata all'unanimità dal Consiglio Regionale e incardinata nella DGR n. 2633 del 6 dicembre 2011, rispettosa del dettato originale della norma primaria, L. 251/2000, che ha istituito i Servizi e le Dirigenze di Area.
 
Ricordo che, ad oggi, l’attuazione della Legge è condizionata dalla Delibera della Giunta Regionale n. 14049/03, che aveva previsto l’istituzione del Servizio Infermieristico, Tecnico e Riabilitativo Aziendale (S.I.T.R.A.). Ma questo modello, che prevedeva un unico Responsabile per gli operatori di tutti i profili professionali, è da intendersi riferito unicamente alla fase di prima attuazione della Legge n. 251/2000 ed è, ad oggi, definitivamente superato. Lo stabilisce lo stesso articolo sette della 251 sulle “disposizioni transitorie”
 
La tematica trova conferma anche negli artt. 8 e 9 del CCNL STPA. Infatti l'art 8 mette a regime queste Dirigenze, mentre l'art. 9 lascia utilizzare il sistema precedente, previsto dall'art 15 septies del Dlgs 502/92, cioè incarichi triennali rinnovabili, solo per l'area sociale, entrata nella 251/00 con la L. 138/2004 ed ancora priva di Laurea Specialistica, ma l’unica ad avere un suo Ordine.
 
Il DPCM 25-1-2008, sulla normativa concorsuale, per l'assunzione dei Dirigenti di area, all'articolo 1, facendo esplicito riferimento al possesso della “ Laurea Specialistica o Magistrale della classe relativa alla specifica area” per accedere alla dirigenza di quell'area, ha completato il processo giuridico e non consente più soluzioni diverse. Quindi gli attuali “concorsi omnibus”, ai quali si accede con una qualunque delle 4 Lauree Magistrali delle professioni sanitarie, concorsi dai quali viene sempre esclusa l’area sociale, sono superati. Occorre, infatti, bandire concorsi specifici per la Dirigenza dei Servizi delle singole aree che si vogliono attivare: infermieristico/ostetrica- riabilitativa- tecnico sanitaria - di prevenzione o sociale.
 
Ancora più chiaro il successivo articolo 2 del DPCM, che, disciplinando la Commissione Esaminatrice, prevede che vi partecipino “due Dirigenti dell’area delle professioni sanitarie di riferimento”. Di tutta evidenza, quindi, che il richiamo al concetto di “specificità” di singola area sia incompatibile con la configurazione di un Dirigente unico per tutti i profili professionali. Il tutto senza voler processare le criticità legate ad una prova pratica prevista dall’art. 3.
 
Per ultimo voglio solo ricordare che già la Circolare 15/san del 2005 chiariva come il SITRA si caratterizzasse come coordinamento unitario di tutti i Servizi e le rispettive Dirigenze di Area istituite. In ogni Azienda, quindi, non è legalmente possibile individuare una struttura "SITRA" in assenza delle Dirigenze di Area. Solo eventualmente dopo averle istituite sarà possibile identificarne il coordinatore come responsabile del SITRA.
 
In circolare andrebbe, poi chiarito, oltre a quanto previsto dal DPCM 25-1-08, che gli attuali SITRA, laddove non abbiano sostanziato dirigenze specifiche di aree diverse sono da ritenersi semplicemente: SITRA con attivato il Servizio Infermieristico Ostetrico; con attivato il Sevizio Tecnico Sanitario; con attivato il Servizio Riabilitativo; con attivato il Servizio della Prevenzione o Sociale. Cosicché, quelli fino ad oggi attivati, siano oggettivati di conseguenza come per altro li enuncia la 251/00. Chiaro anche l’orientamento giurisprudenziale. La sentenza 274/07, del Tar Lombardia, a proposito del SITRA di Melegnano, chiarisce come questa struttura faccia riferimento unicamente alla sola area Infermieristica citando, per l’appunto, gli artt. 1 e 7, comma uno, della 251/00. Faccio notare poi come la dizione “qualifica di Dirigente del Sitra” non è rinvenibile in nessuna norma primaria e quindi non può essere utilizzata nei Poa. In caso contrario il sistema potrebbe esporsi a ricorsi alla giustizia amministrativa. 
 
Rimane quindi ancora più urgente ed esigibile la richiesta di una circolare esplicativa alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione affinché recepiscano queste cose, di assoluto buon senso, nei Poa che stanno apprestandosi a scrivere. Circolare utile anche ad evitare quanto successe nel 2008, con la precedente delibera VIII/007289 sulle linee guida per l’adozione dei Poa. Benché questa prevedesse un Servizio e una Dirigenza per l’area della Prevenzione, questa opportunità non venne minimamente colta dalle periferie che, sui SITRA, lavorarono, ancora una volta, di “copia-incolla”. Ma anche dalle prime indiscrezioni che circolano le cose non sono messe meglio. Ci sarebbero, ad esempio, Dirigenti di Sitra messi addirittura “in staff” alla direzione Sanitaria; ci si inventa, per le altre professioni, addirittura una Consulta in staff ad un organo in staff, in una sorta di arlecchinata che non solo non rispetta le norme nazionali, ma nemmeno quello che la Regione ha voluto inserire nelle linee guida sulla riscrittura dei Poa. 
 
Gianni Melotti
Fisioterapista
 


24 ottobre 2012
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