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L’importante lavoro del Tavolo Ministeriale per far ‘ripartire’ l’odontoiatria

di Enrico Gherlone

15 MAG - Gentile Direttore,
le “indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia covid 19” rappresentano un documento fondamentale per tutti gli odontoiatri che, durante l’attuale fase di ripresa, potranno, grazie ad esso, garantire prestazioni in assoluta sicurezza. Ripercorrendo quanto accaduto, è necessario ricordare che la Covid 19 è stata dichiarata come pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità l’11 Marzo, a cui è seguito sul territorio nazionale un periodo di lockdown.
 
Il 14 marzo 2020 è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid 19 negli ambienti di lavoro” recante indicazioni sulle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento delle attività negli ambienti di lavoro, a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e per la prevenzione da contagio.
 
A fronte della diffusione del virus, il Governo Italiano, con DPCM del 10 aprile 2020, ha esteso le misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus fino al 3 maggio 2020, confermando tutte le restrizioni già in vigore per gli spostamenti delle persone, la sospensione delle attività didattiche in presenza (scolastiche e universitarie), delle cerimonie, degli spettacoli e delle competizioni sportive, nonché la chiusura delle attività produttive non indispensabili. Dal 4 maggio 2020 si è attivata la fase due dell’emergenza con la graduale riapertura degli esercizi commerciali e delle attività produttive.
 
L’odontoiatria italiana, che per il 93% risulta privata e per il 7% pubblica, in realtà non ha mai cessato la propria attività, limitandola però nella fase uno alla gestione delle urgenze e di quelle prestazioni giudicate indifferibili dal sanitario e dal paziente.
 
Questo è stato dovuto ad uno spirito di protezione verso operatori e pazienti nella fase acuta della pandemia, pur generando parecchi problemi per tutta una serie di patologie che, essendo state per forza trascurate, hanno rischiato di generare gravi compromissioni alla salute del paziente non solo a livello orale ma anche sistemico.
 
In questo senso il tavolo tecnico che ha emanato queste indicazioni operative per la ripartenza in sicurezza durante la fase 2 dell’attività odontoiatrica si è insediato su proposta del Viceministro Sen. Pierpaolo Sileri con incarico derivante dalla segreteria del Capo di Gabinetto del Ministro in data 10 Aprile 2020, con nomina – oltre che del sottoscritto -  dei seguenti componenti: Prof.ssa Antonella Polimeni, Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università “La Sapienza” di Roma e Past-President del Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche in rappresentanza dell’Università, il dott. Fausto Fiorile, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Odontoiatri (AIO), il dott. Carlo Ghirlanda, presidente nazionale Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), il dott Raffaele Iandolo, presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri (CAO). E’ stato individuato, come da richiesta del Capo di Gabinetto del Ministro, un referente indicato dagli stessi componenti nella mia persona.
 
In data 30 aprile 2020 il documento prodotto è stato recapitato al Capo della Segreteria del Viceministro Sen. Sileri, che ha provveduto a trasmetterlo in data 1 maggio alla Segreteria del Capo di Gabinetto del Ministro e al Prof. Agostino Miozzo, coordinatore del Cts nazionale. Il documento è stato validato dal Cts in data 13 maggio 2020 e sono state inserite alcune piccole modifiche riportate nel testo.
 
Quelle descritte, sono indicazioni cliniche procedurali di riferimento basate su evidenze scientifiche caratterizzate da una percorribilità clinica, e riportano gli standard minimi di sicurezza che gli studi odontoiatrici dovranno adottare al fine di ridurre al minimo il rischio di trasmissione di infezione in ambito odontoiatrico: l’importante è che non si scenda al di sotto del livello indicato poiché in questo caso non sarà garantita la sicurezza del paziente e degli operatori.
 
Il documento ha ovviamente le caratteristiche di “work in progress”, dato l’elevatissimo numero di studi in corso: quanto prodotto sarà attentamente monitorato e, qualora vi siano nuove evidenze scientifiche, opportunamente aggiornato con modifiche ed implementazioni.
 
Prof. Enrico Gherlone
Referente del tavolo tecnico odontoiatria Ministero salute
Rettore Università Vita-Salute San Raffaele, Milano,
Past-President del Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche

15 maggio 2020
© Riproduzione riservata

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