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Intervento su disagio psicologico dei ragazzi non sia una tantum

di Paolo Siani

21 MAG - Gentile Direttore,
nel Decreto Sostegni bis approvato ieri dal Consiglio dei ministri c’è una piccola attenzione al disagio psicologico dei nostri ragazzi: vengono destinati circa 20 milioni di euro ad interventi a favore dei servizi di neuropsichiatria infantile territoriali e ospedalieri.
Negli ultimi anni, già prima della pandemia, si è registrato un rilevante incremento delle richieste di diagnosi e di intervento per disturbi neuropsichici dell’età evolutiva e un rapido cambiamento nella tipologia degli utenti e delle loro famiglie nonché dei loro bisogni. In nessun’altra area della medicina si è assistito a un aumento degli accessi ai servizi così rilevante, che in meno di dieci anni ha portato quasi al raddoppio degli utenti seguiti nei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.

Poi è arrivata la pandemia e il 99 per cento dei bambini e degli adolescenti nel mondo hanno sperimentato varie forme di limitazione della propria autonomia di movimento, compresa la sospensione della frequenza scolastica. Questo ha determinato un aumento notevole del disagio neuropsicologico, che, come sempre, si è dimostrato più intenso nelle fasce di popolazione che si trovano in situazioni di povertà economica, sociale, educativa e nei territori con minor numero di servizi.

Analisi scientifiche come quella promossa dall’IRCCS Giannina Gaslini di Genova e il Rapporto dell’Istituto superiore di sanità sulla promozione della salute mentale infantile in tempo di Covid-19 hanno mostrato un rischio per la salute fisica e mentale per alcune fasce di popolazione, tra cui bambini e adolescenti (non necessariamente affetti da preesistenti difficoltà adattive), dovuto a fattori stressogeni, quali l’isolamento in ambiente domestico, la chiusura prolungata della scuola, la mancanza di contatti fisici tra pari.

La misura prevista dal Decreto Sostegni bis segue la recente approvazione all'unanimità di una risoluzione in commissione Affari sociali proprio sulla necessità di dare risposte ai nostri ragazzi che sono in grande difficoltà, come hanno chiesto a gran voce le società scientifiche di pediatria e di neuropsichiatria. Nella mozione sono state accolte le preoccupazioni dei medici e le soluzioni che essi stessi proponevano.

In particolare, è stato chiesto al Governo di adottare, nell’ambito delle azioni di contrasto al Covid, iniziative che mettano la salute fisica e mentale dell’infanzia e dell’adolescenza al centro delle politiche socio-sanitarie del Paese e dei singoli territori, valutando l’opportunità di coinvolgere su questo specifico tema, all’interno di un tavolo di lavoro consultabile dal Comitato tecnico – scientifico, i neuropsichiatri infantili, gli psicologi dell’età evolutiva, gli psicoterapeuti e gli psicologi clinici, i servizi educativi e quelli sociali, il terzo settore, oltre ai pediatri, prendendo come linea guida lo slogan del World Economic Forum di un anno fa: “Non per noi ma con noi”.

Nello stesso tempo è stata evidenziata l’esigenza di azioni diversificate e integrate, con l'obiettivo di garantire a tutti i bambini e gli adolescenti pari opportunità di accesso ai percorsi di psicoterapia, attualmente riservati solo a coloro che hanno maggiori possibilità economiche, anche attraverso appositi voucher per le fasce più vulnerabili. In tal senso, ci fa piacere constatare che i fondi stanziati dal Decreto Sostegni bis consentiranno ai bambini e agli adolescenti indirettamente colpiti dal Covid di usufruire in maniera gratuita di uno psicologo.

Ancora, è necessario potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. Basti pensare che i relativi posti letto in Italia sono già, ad oggi, assolutamente insufficienti e oltretutto non uniformemente distribuiti su tutto il territorio nazionale. Regioni come Abruzzo, Umbria e Calabria non dispongono di alcun posto letto. Sarebbe inoltre opportuno strutturare un modello evoluto di rete integrata, in cui il raccordo e l’integrazione tra centri di riferimento, servizi ospedalieri e servizi territoriali sia costante, riducendo la necessità di spostare i pazienti.

Inoltre se si vuole affrontare il problema nel modo giusto, è fondamentale adeguare i posti di specializzazione in neuropsichiatria infantile, i percorsi post-laurea degli psicologi e i percorsi di formazione degli educatori e degli insegnanti di sostegno, nonché garantire la formazione permanente, l’attivazione di screening nei bilanci di salute pediatrici e la continuità di cura in età adulta.

Al Governo è stato chiesto anche di istituire un gruppo di lavoro, all’interno del Tavolo tecnico sulla salute mentale della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, volto a coordinare e promuovere interventi specifici sulla salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché un Osservatorio sulla condizione della salute mentale dell’adolescente e del minore a seguito delle misure prese per contrastare l’emergenza sanitaria in atto, tenendo in considerazione le iniziative già avviate nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico.

Nel Decreto Sostegni bis viene specificato che, nelle more di un intervento organico strutturale a regime, che resta per noi necessario, per potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza in questo momento di crisi, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono assumere personale fino a un importo massimo complessivo di 8 milioni di euro, ma la spesa complessiva per il sostegno psicologico ai nostri ragazzi è di 19.932.000 euro.

Fa piacere che il Governo abbia scelto di rafforzare l'assistenza psicologica a favore dei nostri ragazzi e delle famiglie, la qual cosa rappresenta un passo fondamentale per ripartire e provare quantomeno a lenire i tanti disagi determinati dalla pandemia.

Sarà necessario però prorogare questo intervento anche oltre il 2021, nelle more di una riorganizzazione strutturale del servizio di neuropsichiatria, perché i problemi di tipo psicologico guariscono molto più lentamente della polmonite.

L’inserimento di un capitolo espressamente dedicato all'infanzia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche questo a seguito di una mozione presentata insieme al collega Paolo Lattanzio e che è stata approvata all'unanimità  dalla Camera dei Deputati, l’approvazione della mozione sulla neuropsichiatria infantile e le misure del Decreto Sostegni bis rappresentano tutti ottimi segnali di come finalmente i bambini siano posti concretamente al centro dell'azione politica, come non avveniva da anni.
 
Paolo Siani
Pediatra
Deputato Pd

21 maggio 2021
© Riproduzione riservata

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