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Nursing Up: “Non bastano parole e numeri pre elettorali. Per assunzioni servono azioni concrete”


07 MAG - “Saitta intenderebbe reclutare i medici pensionati per coprire i buchi nella sanità regionale, buchi creati da anni di immobilismo nelle programmazioni delle assunzioni”. Ad affermarlo, in una nota, il Nursing Up del Piemonte, che parla di “immobilismo nei fatti, ma non nelle parole, che ha portato infermieri e professionisti sanitari ad operare in condizioni più che critiche per la mancanza ormai chiara a tutti di personale, per coprire turni e necessità a tuto discapito dei pazienti e delle liste d’attesa sempre più lunghe. Anche per questo, per questo atteggiamento poco costruttivo dell’assessorato, il sindacato sottolinea la necessità di protestare, con la mobilitazione annunciata ieri e in atto da oggi, con lo slogan #noaldemansionamento. Ragioni che verranno ribadite dalla manifestazione di venerdì 10 in piazza Castello, a due passi dalla Regione”.

“Leggiamo del piano dell’assessore regionale alla sanità – prosegue il sindacato - che vuole individuare nel reclutamento dei medici pensionati aggiungendo numeri sulle assunzioni fino al 2020 del tutto insufficienti, la soluzione ai problemi di sovraccarico di chi lavora egli ospedali. Parole che rispecchiano quasi una sorta di ‘trans pre elettorale’ – attacca Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up -. La sanità ha necessità di serietà e piani realizzabili. Ma soprattutto di azioni concrete. Da anni ribadiamo la necessità di assumere oggi e subito infermieri e professionisti, per non ridurre gli ospedali al collasso. L’assessore invece preferisce gli annunci a 20 giorni dalle elezioni”.

“La verità – conclude Delli Carri -è che i numeri, per altro insufficienti, non bastano. Perché bisogna capire le realtà delle aziende sanitarie dove operano gli infermieri. Capire le reali necessità di personale nelle varie singole realtà, approfondire i carichi di lavoro, i volumi di attività e le necessità di turnazione. La verità è che gli infermieri e gli Oss sono ancora ampiamente insufficienti. Delle parole e degli annunci, gli infermieri e soprattutto i cittadini che fruiscono della sanità non se ne fanno nulla”.

07 maggio 2019
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