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Pazienti Covid in coda al Ps del San Francesco di Nuoro. Polemica tra l’ex assessore Arru e Nieddu

di E.C.

23 NOV - Il pronto soccorso di Nuoro è stato nella giornata domenicale, di ieri, al centro di una discussione accesa, partita da una foto  pubblicata sul proprio profilo social dall’ex Assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, inviatagli sabato sera, il quale spiega che si tratta “delle autoambulanze che trasportano i pazienti Covid al Pronto soccorso di Nuoro e che attendono con i pazienti a bordo. Tra le tante – continua l’ematologo -, ho ricevuto le chiamate di due persone con quadro di broncopolmonite in attesa di essere ricoverati, che stazionano da ore in autoambulanza. La temperatura a Nuoro è invernale. Faccio un appello al Presidente Solinas, all’ Assessore Nieddu e al Commissario Temussi affinché facciano applicare in urgenza i criteri della medicina dei disastri, al capitolo della Pandemia, che nella fase 3 di crisi prevede l’attivazione di siti alternativi, cioè l’occupazione di tutti gli spazi possibili. Come ad esempio l’asilo nido, la cappella dell’ospedale, etc”.
 

La proposta di Arru per un’intervento mirato a non lasciare i pazienti in attesa fuori dalla struttura sanitaria con il freddo non passa inosservata. Sono diversi i Sindaci che riprendono la problematica sollevata. Quotidiano Sanità ha contattato il Sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, che commenta: “La situazione del pronto soccorso di Nuoro è semplicemente scandalosa, non è accettabile che ci siano persone che rimangano in ambulanza, buttate per giorni per 28/36 ore consecutive al freddo. Non è una situazione accettabile. La Regione, l’Ares, l’Ats, devono trovare assolutamente soluzione. Altrimenti invocheremo la nomina di un Commissario straordinario”.

Il nostro giornale ha poi sentito anche l’Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, che replica: “Queste sono le foto del Pronto soccorso del San Francesco scattate in diverse ore della giornata di ieri, e da quel che si vede, non c’è alcuna fila di ambulanze, non più di una o due almeno. Non è dunque possibile che i pazienti siano rimasti 30 ore in ambulanza. Vorrei assicurare che l’impegno della Regione sull’ospedale San Francesco di Nuoro è totale”.

“In questa nuova fase – prosegue l’Assessore - la pandemia sappiamo aver avuto un forte impatto su tutte le strutture dell’Isola, con dinamiche che non differiscono con quanto sta accadendo in altre regioni o al di fuori dei confini nazionali, in sistemi sanitari che non hanno conosciuto i tagli e il depauperamento che invece il nostro sistema ha vissuto per anni. Dall’inizio dell’emergenza siamo stati impegnati a dare risposte al territorio riorganizzando le forze in campo e intervenendo per risolvere criticità che arrivano da lontano. Abbiamo impostato la nostra azione per rispondere all’emergenza senza dimenticare chi soffre a causa di altre patologie”.

“Ma l’attuale scenario - puntualizza l’esponente di Giunta – ci ha costretto a trasferire il reparto di Oncologia dell’ospedale nuorese, una scelta che solo un mese fa ritenevamo potesse essere evitata. Non abbiamo, però, rinunciato a garantire ai pazienti le cure di cui hanno bisogno, mantenendo il servizio nelle stesse condizioni, anche nel nuovo assetto, in sicurezza. Nelle ultime settimane inoltre la Regione ha attivato i Covid-hotel e abbiamo varato un cronoprogramma per i prossimi quaranta giorni, con attivazione di posti letto per pazienti positivi in diverse strutture della Sardegna, con l’obiettivo di allentare la pressione sugli ospedali e in particolare proprio sui pronto soccorso.”
 
“Ancora – ricorda Nieddu -, abbiamo dato mandato ad Ares-Ats di scorrere tutte le graduatorie aperte per il reclutamento di nuovo personale e stiamo procedendo all’assunzione di medici per incarichi in risposta all’emergenza Covid grazie a un avviso pubblico che ha ricevuto oltre settecento manifestazioni di interesse. Stiamo potenziando la medicina del territorio e i servizi di Igiene pubblica per incrementare la nostra capacità di tracciamento e rendere più facile ed efficiente il sistema di comunicazione con i cittadini e i sindaci. Abbiamo allestito in tempi rapidi l’ospedale da campo grazie al grande impegno di Protezione Civile e Croce Rossa. Abbiamo attivato sinergie fra le istituzioni e grazie all’accordo tra Regione e Ministero della Difesa arriveranno medici e infermieri militari per gestire i venti posti letto nella struttura mobile. Un lavoro svolto in uno spirito essenzialmente costruttivo”.
 
“Stiamo lavorando concretamente e costantemente – conclude l’Assessore – chi evoca commissariamenti solleva polemiche strumentali in un momento in cui si dovrebbe fare fronte comune contro il virus, nell’interesse dei cittadini”.
 
Elisabetta Caredda

23 novembre 2020
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