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FP Cgil Lombardia: "Sospendere effetti delibere giunta Formigoni"


12 MAR - "Gli arresti di questa mattina, ancora una volta per presunte tangenti nella sanità lombarda, sono solo l’ennesima conferma di quanto sosteniamo da tempo: il sistema di potere politico – affaristico che ha governato in Lombardia passa attraverso un rapporto stretto tra esponenti della maggioranza politica di questi 18 anni e i riferimenti locali della ‘ndrangheta calabrese".
 
Così in una nota Florindo Oliverio, Segretario Generale FP CGIL Lombardia che sottolinea come la vicenda sembri collegata "alle inchieste che portarono all’Operazione “Infinito” e al conseguente arresto del direttore dell’ASL di Pavia Carlo Antonio Chiriaco, ritenuto tra i capi della ‘ndrangheta pavese".
"In questi anni - prosegue - abbiamo sempre chiesto alla politica lombarda di segnare una profonda discontinuità con il modello di welfare lombardo. Attraverso la costruzione di tante scatole cinesi rappresentate dalle diverse emanazioni societarie regionali, lo snaturamento delle funzioni delle ASL (da soggetti erogatori di servizi territoriali a soggetti deputati all’acquisto di prestazioni), lo sdoppiamento dei due assessorati della sanità e del welfare, esso ha impregnato di sé la cultura della compravendita di prestazioni sanitarie al posto di quella del benessere delle comunità. Quella cultura che è terreno fertile ove alligna il malaffare e la corruzione".
 
"La precedente giunta regionale - prosegue la nota - è stata costretta alle dimissioni dagli scandali e dalla corruzione in sanità. Il presidente risultato eletto dalle elezioni del 24 e 25 febbraio scorso farebbe bene a ricordarsene prendendo immediatamente le distanze dalle pratiche e dal modello di chi l’ha preceduto".
"In queste ore - aggiunge anocra Oliviero - si parla molto dell’eventuale squadra di giunta che sceglierà Maroni. Rinnoviamo qui l’invito, già rivolto nella recente campagna elettorale, a riunificare i due assessorati sanità e welfare e a evitare di promuovere a incarichi di governo chi parte già con gravi situazioni di conflitto d’interesse: come sarebbe nel caso dell’attuale coordinatore regionale PDL e patron dell’omonima Fondazione impegnata nella gestione di case di riposo, Mario Mantovani".
 
"Guardando poi alla difficile situazione in cui versa l’intero sistema di welfare lombardo, per effetto della crisi e delle inchieste - conclude - chiediamo di sospendere gli effetti delle delibere adottate dalla giunta Formigoni, già dimissionaria, relative alla definizione di metodologie e indicatori per la programmazione socio – sanitaria, e aprire un confronto immediato sulle tante situazioni di criticità oggi esistenti su tutto il territorio lombardo".
 

12 marzo 2013
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