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Petrangolini (Per il Lazio): "Ogni ospedale dovrebbe avere servizi religiosi per tutti i culti"


11 FEB - “L’iniziativa che il Policlinico Gemelli dedica oggi all’accoglienza e alla cura dei pazienti di diverse culture e religioni va nella giusta direzione. Ho presentato in Consiglio regionale una mozione che impegna Presidente e Giunta del Lazio a definire un progetto per l’attivazione dei servizi di assistenza religiosa, non solo cattolica, nei presidi ospedalieri delle Aziende Sanitarie della Regione, al fine di garantire indistintamente a tutti i pazienti ricoverati l’assistenza spirituale”. A parlare è Teresa Petrangolini, consigliera del gruppo ‘Per il Lazio’, che auspica, proprio nella Giornata Mondiale del Malato, “un importante passo in avanti nel campo dell’integrazione, della tolleranza e della tutela dei diritti di tutti i cittadini”.
 
Petrangolini, presentatrice della mozione, spiega che “essendo in continuo aumento il numero dei cittadini italiani ed extracomunitari aderenti a religioni diverse da quella cattolica, è necessario assicurare a tutti i pazienti ricoverati nei vari presidi ospedalieri regionali la libertà di culto, garantendo a ciascuno la possibilità di interfacciarsi con un rappresentante della propria fede e di utilizzare uno spazio specifico per i propri riti nei momenti peculiari del percorso assistenziale, come la nascita, la degenza, la morte, il lutto. Oggi – aggiunge la consigliera – i diritti non possono più venir meno negli interventi relativi alla malattia: vanno considerati e rispettati i fattori psicologici, sociali, culturali e mentali della persona e dei suoi familiari”.
 
La consigliera segretaria dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, inoltre, auspica che attraverso la mozione si possano realizzare alcuni interventi specifici: “La creazione di un ‘Tavolo istituzionale’ multireligioso e intericulturale con il compito di osservare, monitorare e migliorare l’accoglienza in ospedale; la redazione di un ‘Protocollo d’accoglienza’; l’istituzione di un ‘Albo di assistenti ed interlocutori religiosi e laici’ accreditati presso le istituzioni ospedaliere e territoriali; l’individuazione di uno spazio di preghiera, meditazione e raccoglimento senza emblemi e simboli di parte, dove persone rappresentanti delle diverse religioni possano intervenire per dare conforto, pregare, meditare, confrontarsi, consultare testi religiosi e delle spiritualità in senso lato”.
 
Petrangolini ricorda che nel Lazio esistono già realtà che in questi anni hanno avviato programmi di accoglienza e attenzione alla questione oggetto della mozione: la Asl RM E, ad esempio, ha costituito un vero e proprio tavolo di confronto coinvolgendo tutti i rappresentanti delle religioni; nel 2012 l’azienda ospedaliera S. Camillo Forlanini ha sottoscritto un protocollo d’intesa con i rappresentanti delle maggiori religioni proprio sul tema oggetto della mozione.
 

11 febbraio 2014
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