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Campania. Spi-Cgil di Sapri: “Ecco i veri sprechi della sanità locale”


Sedi di guardia medica irraggiungibili, pessimi pasti ospedalieri in appalto a società di un’altra città, servizio di emodialisi con 5 postazioni e 13 pazienti costretti a recarsi in centri privati. Queste, per lo Spi Cgil di Sapri, alcune delle criticità da risolvere per "un servizio sanitario efficiente e senza sprechi”.

26 LUG - “Non vogliamo alimentare polemiche, ma costruire proposte che facciano risparmiare e che migliorino il servizio sanitario, eliminando sprechi ed inefficienze non più tollerabili”. È quanto sottolinea lo Spi Cgil di Sapri in un manifesto in cui elenca le cinque principali criticità individuate attraverso un esame dei servizi dell’Ospedale Maria Immacolata di Sapri, in provincia di Salerno.

Ecco le criticità e le proposte dello Spi Cgil, che chiama “tutti i cittadini e le forze politiche e sociali a confrontarsi e a mobilitarsi per conseguire risultati concreti”. Mentre, si legge nel manifesto, “sentiamo il dovere di ringraziare tutto il personale medico e sanitario per il lavoro che svolgono, con abnegazione e passione, a servizio degli ammalati”.

1. Sede della guardia medica. “E’ un vero spreco pagare il fitto per la sede della guardia medica in via Cavalcavia FS, di difficile accesso per molti anziani”. Lo Spi Cgil propone di allocare la sede in una stanza dell’ospedale, “nel quale ci sono molti vani vuoti e non utilizzati: si risparmia ed è più comoda”.

2. Erogazione dei pasti. “La qualità dei pasti, precotti a Vallo della Lucania e trasportati a Sapri, è pessima”. Lo Spi Cgil propone di ripristinare la cucina dell’ospedale e reimpegnare i lavoratori precedentemente occupati in questo settore, “oggi impegnati in lavori generici”.

3. Reparto cardiologico. “Da molti mesi non viene garantito, nell’ospedale di Sapri, l’effettuazione dell’Holter dinamico e del Telecuore. Si è costretti ad andare a Vallo della Lucania o a Policastro, con notevoli disagi per molti anziani bisognosi di cure specialistiche e la prospettiva di chiusura del reparto cardiologico”. Lo Spi Cgil propone di spostare il Centro cardiologico di Policastro nella sede dell’ospedale di Sapri.

4. Servizio di emodialisi. “Gli emodializzati curati a Sapri sono, in media, 18. Il reparto di Emodialisi di Sapri garantisce sono 5 postazioni. Per questo 13 ammalati vengono trasferiti in centri privati”. Lo Spi Cgil propone di potenziare il reparto di Emodialisi almeno con altre 5 postazioni.

5. Kit per il diabete. “Per misurare il diabete si è dato in appalto a una ditta la distribuzione dei Kit. La ditta distribuisce Kit con aghi e striscette che, il più delle volte, risultano non sufficienti e gli anziani sono costretti a comprare, a proprie spese, l’occorrente in farmacia”. Per risparmiare e rendere un servizio migliore agli anziani, lo Spi Cgil propone di: a) fornire agli anziani il kit con la macchinetta detta glucoscan in dotazione in alcuni ospedali, b) di far distribuire il kit non alla ditta, ma dal medico di famiglia o in farmacia o in ospedale.

6. Razionalizzare l’impiego degli infermieri. “Nel reparto di Medicina, che ha 31 posti letto (18 uomini e 13 donne) con una media di degenti da 25 a 31, operano solo 2 infermieri professionali con turni massacranti, mentre nella Saub dell’ospedale operano decine di infermieri, impegnati solo parzialmente”. Lo Spi Cgil propone di razionalizzare l’impiego del personale, “dando anche ai lavoratori del reparto di Medicina la possibilità di operare serenamente senza essere sottoposti a orari massacranti con stress eccessivi”.

 

 

26 luglio 2012
© Riproduzione riservata

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