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Lombardia. Referti diagnostici più veloci e chiari. La Regione detta le nuove regole


Tra le novità, il controllo dei tempi di risposta della refertazione, la semplificazione del contenuto dei referti, il maggiore controllo della qualità delle prestazioni. Inoltre, viene regolamentata la comunicazione dei risultati inattesi, quelli che possono comportare un pericolo imminente per la persona e richiedono un intervento medico immediato. Moratti: “Era necessario aggiornare le regole di questo settore”.

29 SET - Nuove regole per i laboratori di analisi della Lombardia, dopo 20 anni dalle prime indicazioni. È quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.

Tra le novità, il controllo dei tempi di risposta della refertazione, la semplificazione del contenuto dei referti, il maggiore controllo della qualità delle prestazioni. Inoltre, viene regolamentata la comunicazione dei risultati inattesi, quelli che possono comportare un pericolo imminente per la persona e richiedono un intervento medico immediato.

“Era necessario - ha affermato Moratti - aggiornare le regole di questo settore. Perciò abbiamo prodotto un corpo normativo organico e omogeneo, superando così la frammentarietà delle precedenti indicazioni. Le linee guida del processo di revisione riguardano, innanzitutto, la garanzia della qualità dell'offerta diagnostica alla persona e la valorizzazione delle specifiche competenze necessarie all'erogazione dei diversi test diagnostici. Principi che sono stati declinati nella riforma, attraverso un ampio spettro di obiettivi. Tra questi, migliorare l'ampiezza e il livello delle prestazioni erogate e garantire la sicurezza delle diagnosi. È fondamentale sostenere l'innovazione tecnologica e l'uso appropriato delle risorse. Oltre che favorire l'accesso ai test diagnostici, lasciando ampio spazio al potenziamento capillare della rete dei punti prelievo. Tutto ciò ha un unico fine: migliorare la qualità dei servizi ai cittadini”.

Il percorso di sviluppo e innovazione prevede, inoltre, il potenziamento e la regolamentazione dell'utilizzo della telepatologia e il potenziamento della rete informatica dei laboratori, con un investimento di circa 6,5 milioni di euro, provenienti dal finanziamento ministeriale per il riordino dei laboratori.

Sarà costituita, inoltre, la 'Rete regionale dei Laboratori Pubblici' al fine di promuovere percorsi virtuosi di crescita delle competenze, attraverso la condivisione delle best practice e di nuove progettualità. Regione Lombardia per supportare la realizzazione di questo ampio progetto di revisione, ha potenziato, inoltre, il Centro Regionale di Coordinamento della Medicina di Laboratorio.

Dal 1° marzo 2023, i laboratori già autorizzati o accreditati avranno 6 mesi di tempo per la presentazione delle istanze di riclassificazione, 18 mesi per il possesso dei nuovi requisiti minimi organizzativi, 24 mesi per quelli strutturali e 48 mesi per quelli relativi alle risorse umane. Dal 1° marzo i laboratori per cui si richiedono nuove autorizzazioni, dovranno possedere da subito tutti i requisiti minimi strutturali ed organizzativi.

29 settembre 2022
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