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Toscana. Opposizione presenta mozione di sfiducia a Rossi


Al centro la gestione della sanità toscana, con particolare riguardo alla vicenda dell'Asl 1 di Massa. Il presidente del gruppo Pdl, Albero Magnolfi, ha parlato di “imbarazzo per una serie di vicende sulle quali non c'è stata né chiarezza né trasparenza”. Rossi: "Opposizioni hanno superato misura".

08 GEN - “Siamo consapevoli di presentare un atto politicamente eccezionale, rivolto ad un governatore che ha il più alto gradimento in Italia ma la politica non può essere solo calcolo e tattica. Esprimiamo così la nostra delusione e l’imbarazzo per una serie di vicende sulle quali non c'è stata né chiarezza né trasparenza”. Questo l'esordio del presidente del gruppo Pdl, Albero Magnolfi, presentando nell'aula del Consiglio regionale la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Enrico Rossi, in riferimento alla gestione della sanità e al buco nei bilanci della Asl di Massa. Alla mozione di sfiducia, presentata da Pdl, Più Toscana e dai consiglieri Locci e Staccioli del gruppo Misto, si è aggiunta anche una  mozione di censura presentata dall’Udc.

In tema di dimensione prettamente politica della sfiducia, il presidente del gruppo Pdl ha elencato una serie di filoni, dal territorio alla sanità, dal sistema aeroportuale alle politiche per il credito, chiedendo cosa concretamente è stato fatto, in quasi tre anni di governo. “Unici segni evidenti sulla Toscana sono stati l'inasprimento fiscale e il taglio dei servizi”, ha affermato. E venendo al terzo complesso di ragioni che hanno portato alla sfiducia: “L'ingombrante imbarazzo per la vicenda dell'Asl 1 di Massa - si è domandato Magnolfi - come può legarsi col continuare a vantare la sanità toscana, con la pretesa di tranquillizzare l'opinione pubblica negando l'evidenza?”. “Il vero coraggio è quello che avvicina alla comprensione della verità - ha affermato il presidente del gruppo Pdl - e che prima di mettere mano alla riforma sanitaria è capace di riconoscere gli sbagli fatti”. Da qui l'auspicio conclusivo di Magnolfi: “Vorrei che questa nostra testimonianza potesse concludersi con una sorta di apertura sul futuro, con lei presidente Rossi impegnato a dare un segno, a dimostrare che non tutto è da buttare nei nostri ragionamenti, cogliendo magari la palla passata dal presidente Monaci e andando davvero a spoliticizzare il sistema della sanità, a partire dal cambio di metodo per la scelta dei revisori”.

“È un passo avventato ed è anche scorretto dal punto di vista istituzionale. Le opposizioni fanno la loro parte ma stavolta hanno un po' superato la misura''. Questo il commento a caldo del presidente della Regione, Enrico Rossi, a margine della seduta straordinaria del Consiglio toscano. “Abbiamo ascoltato - ha aggiunto - e ci faremo carico anche delle lamentele dell'opposizione ma soprattutto continueremo a governare la Toscana con impegno e serietà come abbiamo sempre fatto''. Quanto al sistema di nomina dei revisori dei conti delle Asl, Rossi ha spiegato, “fino a ieri sono stati nominati secondo appartenenza partitica, di schieramento. Io stesso due anni fa sollevai il problema di trovare criteri che guardassero di più al merito, alla competenza".
“I sindaci revisori - ha detto ancora - sono i primi controllori e certificatori di un'azienda, è bene che non sia una questione politica come avvenuto finora perché i criteri sul merito devono presiedere alle nomine''. Per il governatore ''la sanità va controllata costantemente. Il buco dell'Asl di Massa è emerso perchè siamo andati a certificare i bilanci delle aziende. Nel 2013 l'Asl di Massa sarà nuovamente in pareggio''. “Sfido - ha concluso - le altre Regioni e il Governo a certificare i bilanci delle Asl, e vediamo cosa viene fuori''.


 

08 gennaio 2013
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