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Lazio. Ok a legge sulla spending review. Tutti gli interventi in sanità


Il Consiglio ha approvato la legge varata a marzo dalla Giunta. Vengono ridotti da cinque a tre i componenti dei collegi sindacali delle aziende sanitarie. Fissate regole più stringenti per la nomina dei direttori sanitari di Asl e aziende ospedaliere, Ares 118 e degli Irccs. LA LEGGE E IL MAXI EMENDAMENTO

07 LUG - Entra nella fase operativa la spendin review della Regione Lazio: il Consiglio ha approvato la legge 147 che la giunta aveva varato tre mesi fa per ridurre i costi della macchina organizzativa e per snellire la burocrazia. E sono numerosi i passaggi che riguardano anche la sanità. 

ESENZIONE IRPEF. Prevista l’esenzione per il 2014 dalla maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef, pari allo 0,6%, oltre che per tutti gli scaglioni di reddito superiori a 15.000 euro anche per i soggetti con reddito imponibile ai fini dell’addizionale regionale Irpef fino a 28.000 euro. Saranno esentati dall’aumento 1,2 milioni di contribuenti. Un’ulteriore esenzione oltre ai 900 mila di soggetti fino a 15mila già esentati. La copertura della nuova esenzione Irpef sarà resa possibile grazie a una riduzione dei programmi di spesa relativi alle attività amministrative dell’ente per un totale di 39 milioni.

SNELLIMENTO ORGANI DI CONTROLLO. Stabilita la riduzione del numero dei componenti degli organi di controllo anche per gli enti del servizio sanitario. Ridotti da cinque a tre il numero dei membri dei collegi sindacali delle aziende sanitarie. Secondo la proposta di legge d’iniziativa della Giunta, i tre membri dei collegi sindacali di Asl, Ares118 e Ircss dovranno essere così designati: uno dal Ministero delle finanze e due dal Consiglio regionale a maggioranza qualificata. Per quanto riguarda le aziende ospedaliero-universitarie, invece, resta il riparto di un membro designato dalla Regione, uno dal Mef e uno dall’Università. Grazie all’articolo approvato in Commissione, si tagliano altre 42 poltrone e si punta a risparmiare circa 630 mila euro all’anno in compensi.

PARAMETRI PIU’ RIGIDI PER LE NOMINE. Fissate regole più stringenti per la nomina dei direttori sanitari di Asl e aziende ospedaliere, Ares 118 e degli Irccs con una riduzione degli spazi di discrezionalità nelle nomine e un conseguente innalzamento delle qualifiche. Viene escluso dalla nomina a direttore generale di Asl e aziende ospedaliere "chi, ritenuto responsabile di condotte dolose, sia omissive che commissive, sia stato condannato dalla Corte dei conti, anche con sentenza non definitiva". Gli stessi requisiti di nomina e inconferibilità vengono estesi ai commissari sanitari.

AUTORIZZAZIONI PIU’ AGEVOLI PER I PRIVATI. Vengono liberalizzate le procedure per il rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione, ampliamento trasformazione e trasferimento delle strutture sanitarie private, legando il rilascio delle autorizzazioni solo alla verifica dei requisiti tecnici, gestionali e strutturali, e non a una valutazione regionale dei fabbisogni, in un’ottica di mercato.

 
 

07 luglio 2014
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