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Patto per la Salute. I commenti dei presidenti delle Regioni dopo l’accordo


Caldoro, Di Laura Frattura, Chiamparino, Marini, Stasi e Zaia concordano: “Un buon Patto”. Ora si può pensare alla sanità del futuro. VAI AL SERVIZIO SUL PATTO CON IL TESTO E LA SINTESI.

04 LUG - “Ottimo accordo, con meccanismi premiali e riequilibrio delle risorse. Così una sanità migliore. Campania in regola, recupera” scrive su Twitter il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, parlando del Patto della salute 2014-16.
 
“E’ stato fatto un ottimo lavoro condiviso tra regioni e ministeri. Ora bisogna solo affinare”, così il Presidente del Molise, Paolo Di Laura Frattura, al termine della riunione della Conferenza delle Regioni sul Patto per la salute. “Sicuramente - aggiunge il presidente - per la prima volta un fatto straordinariamente innovativo, non solo in termini di richiesta di certezza di risorse, quanto soprattutto in termini di riorganizzazione dell'offerta salute in questo paese”.
 
Un primo giudizio positivo sul "patto della salute" arriva anche dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. “Per la prima volta, il fondo nazionale sanità è stato aumentato in modo consistente, del 2.3% rispetto all'anno precedente - spiega Chiamparino - e ci sono garanzie che si mantenga un aumento anche per gli anni 2015 e 2016. Come Regione Piemonte abbiamo espresso un giudizio positivo, perché collegata al patto sarà conseguente la regolamentazione e la definizione di standard nazionali qualitativi strutturali dai quali ripartiremo per risollevare e mettere in sesto la nostra sanità”.
 
“L'accordo raggiunto sul nuovo Patto per la salute 2014-2016 è molto importante e frutto di una positiva collaborazione tra Regioni e Governo”, ad affermarlo è Catiuscia Marini. “Il nuovo Patto per la salute - sottolinea la Presidente dell’Umbria - contiene significative innovazioni, ma soprattutto rende  sostenibile sul piano finanziario il Servizio sanitario nazionale e questo rappresenta un elemento di notevole importanza, perché mette in sicurezza la sanità pubblica per il prossimo triennio.  E' molto importante - aggiunge - che con il Patto si definisca un  percorso certo di risorse finanziarie sia per la gestione del servizio sanitario che per gli investimenti, ed in particolare è fondamentale che in esso sia contenuto il corretto principio della 'spending review', e cioè che i risparmi conseguiti in sanità siano destinati alla implementazione e riqualificazione e  dei servizi sanitari stessi". Il patto “è frutto - prosegue la presidente Marini - di un lavoro di responsabilità e cooperazione tra Governo e Regioni che contiene obiettivi importanti per la riqualificazione del sistema sanitario, con elementi particolarmente innovativi per la medicina di territorio, per l'assistenza ospedaliera, confermando il carattere universalistico del sistema sanitario". "Questo Patto per la salute - dice ancora - è una evoluzione positiva dei precedenti e affronta positivamente anche le questioni riguardanti l'insieme del personale sanitario, prevedendo adeguati processi di valorizzazione del personale stesso. Nel corso delle prossime settimane - conclude la presidente della Regione Umbria - avvieremo anche una positiva fase di partecipazione con tutti i soggetti interessati e coinvolti nella attuazione degli obiettivi”.
 
“Nel nuovo Patto per la Salute, a cui abbiamo dedicato il lavoro della giornata del 3 luglio – ha detto Antonella Stasi, presidente facente funzioni della Calabria - è stato convenuto che in controtendenza rispetto al passato saranno premiate non solo le Regioni che raggiungono livelli elevati di erogazione dei LEA, ma anche quelle che hanno raggiunto le migliori 'performance' nell'anno, con evidenti risultati migliorativi rispetto alle condizioni del passato. Voglio ribadire che la Calabria nel 2009 aveva un punteggio di 88, mentre nel 2012 il tavolo di verifica le assegna un punteggio di 133, raggiungendo, per la prima volta, la soglia che la definisce adempiente". "Sembra ovvio, ma lo voglio sottolineare - conclude Stasi - che senza la possibilità di inserire nuovo personale negli ospedali calabresi, e senza un impegno concreto allo sblocco del turnover, rischiamo di limitare la sanità a numeri e tabelle. Spero che il Ministro Lorenzin non lo dimentichi e convochi al più presto un tavolo per affrontare la questione della carenza di personale sanitario che per la Calabria è l'emergenza nell'emergenza, prima che sia troppo tardi. L'estate è già iniziata”.
 
Già in mattinata, ha ricordato il presidente della regione veneto, Luca Zaia, “le Regioni erano pronte a chiudere il nuovo Patto per la salute” ma si è dovuto far fronte “ad alcune incongruenze rispetto”  aspecifiche richieste dei ministeri. Il Presidente Luca Zaia, mentre era ancora in corso la Conferenza straordinaria delle Regioni sul nuovo Patto aveva poi sottolineato che ciò che interessa il Veneto è “che venga premiata la virtuosità” e che l'articolo 20 sull'edilizia sanitaria, sia finanziato: “io voglio difendere il presidio della sanità virtuosa, voglio difendere i sacrifici fatti dai veneti”.
 
Fonte: Regioni.it

04 luglio 2014
© Riproduzione riservata

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